Una strada che non sa da fare per i cittadini di Alzano Lombardo delle vie Guglielmo d’Alzano e Mazzini, riunitisi in un Comitato per dimostrare tutta la loro avversione alla nascita di un nuovo collegamento stradale tra le vie Piave e Mazzini. All’inizio dell’anno il Consiglio comunale ha approvato la variante n. 5 al Pgt che prevede tra le altre cose la realizzazione di una strada di collegamento tra via Mazzini e via Piave, transitando per via Guglielmo d’Alzano. La previsione di questa strada era stata stralciata dal Pgt nel 2014 con delibera del Consiglio comunale, quando allora amministrava la Giunta Nowak.
«Siamo preoccuparti perché avrà effetti pesanti sull’area interessata: eliminazione di aree verdi pregevoli, aumento di traffico e di CO2, eliminazione di parcheggi, peggioramento della qualità di vita dei residenti -scrivono in una nota i cittadini alzanesi delle vie interessate-. Inoltre ci sarà un’enorme area da espropriare. Un sacrificio così si fa solo se c’è un grande vantaggio per la città. Per capire se il vantaggio c’è, abbiamo chiesto al sindaco un incontro che si è tenuto il 29 marzo. Eravamo in 50. Bertocchi si è presentato senza dati di analisi a sostegno della sua scelta, senza uno studio di fattibilità tecnica ed economica capace di dimostrare la necessità della nuova viabilità di collegamento. Soprattutto non ha fatto riferimento a valutazioni di progetti alternativi, a confronto con quello da lui sposato, per capire se fossero meno invasivi e costosi. Perciò abbiamo fatto formale richiesta a Bertocchi della documentazione attinente la scelta di piano fatta dalla sua amministrazione. Abbiamo chiesto anche la documentazione del 2014 che aveva portato a cancellare la previsione della strada. La richiesta è stata inoltrata anche tramite Pec e poi sollecitata».
Nella giornata di ieri si è svolta una commissione consiliare dove si è discusso delle osservazioni alla variante al Pgt relativa alla nuova strada che sono state presentate dagli stessi cittadini e dalla minoranza di Alzano Futura. Lunedì 22 maggio è fissato il consiglio comunale che discuterà le osservazioni al Pgt.
«Dopo 47 giorni non c’è riscontro, mentre il limite da regolamento è 30 giorni – continuano i cittadini -. Tra l’altro avevamo manifestato l’urgenza di avere i documenti per presentare una nostra osservazione e ci aspettavamo sollecitudine. Per sopperire al silenzio dell’ufficio, con l’aiuto di Alzano Viva e Alzano Futura, abbiamo reperito la Relazione redatta nel 2014 dall’ingegner Minoja del Centro Studi Traffico di Milano. Contiene un’approfondita analisi della mobilità in riferimento alla soluzione viabilistica di collegamento e analizza alternative meno invasive. A conclusione sostiene: “Sulla base degli approfondimenti effettuati, si suggerisce (…) di valutare la possibilità di stralciare dalle previsione di Piano del Pgt 2.0 l’ipotesi di nuovo collegamento viabilistico”. Lo studio non è accessibile dal sito del Comune e se non ce lo fossimo procurati ci sarebbero mancati elementi importanti di valutazione. Di fronte a una nuova analisi che, tra soluzioni alternative, dimostrasse la reale necessità della strada, non avremmo nulla da obiettare perché l’interesse collettivo prevale. Ma qui sembra manchino gli elementi fondamentali di una scelta ponderata».
«Il sindaco ha giustificato questa opera in riferimento al Pnrr. Il Pnrr avrà certamente bisogno di infrastrutture, ma Bertocchi non ha ancora dimostrato la necessità di questa soluzione specifica, né ha dato garanzia del migliore equilibrio tra i costi e i benefici. Quindi ci sono certamente ricadute negative sul sistema della residenza. Ma, in assenza di un parere esperto che sostenga la necessità di questa specifica strada, siamo preoccupati anche per l’uso delle risorse comunali (nel 2014 si parlava di 1,5 -2 milioni di Euro e ora il costo non può che essere aumentato). A seguito di queste considerazioni, il 16 aprile abbiamo presentato ufficialmente una Osservazione, sottoscritta da 90 cittadini, chiedendo lo stralcio della previsione della strada di collegamento. Speriamo Bertocchi ci ascolti. Sarebbe un atto di responsabilità verso la comunità».
