Alpini protagonisti a Cerete Basso, dove è andato in scena il 28esimo intergruppo della Zona 17. In un paese ornato di tricolore, insieme alle penne nere di casa, hanno sfilato i gruppi di Cerete Alto, Clusone, Fino del Monte, Onore, Presolana, Rovetta, San Lorenzo e Songavazzo. Come da tradizione, durante il raduno è stato consegnato il “Premio dell’Altopiano”, alla memoria di Leonardo Caprioli, il “presidentissimo”, alla guida delle Penne nere italiane dal 1984 al 1998.
L’intergruppo ha vissuto un’anteprima venerdì sera con l’elevazione musicale del Coro Ana di Sovere e del Coro “La Presolana” in chiesa parrocchiale. Ieri pomeriggio (sabato 10 giugno), invece, gli alpini hanno sfilato lungo le vie del paese, al seguito della Fanfara alpina di Scanzorosciate.
Il corteo, con in testa bambini e ragazzi seguiti dai sindaci della zona, si è mosso da via Faccanoni verso il monumento ai Caduti per l’alzabandiera e la deposizione della corona d’alloro. La sfilata è poi proseguita fino al sagrato della chiesa parrocchiale per i discorsi ufficiali.
Il primo ad intervenire è stato il capogruppo degli alpini di Cerete Basso, Paolo Gabrieli, che ha voluto soprattutto ringraziare tutte le persone che hanno reso possibile il 28esimo intergruppo dell’Altopiano. A seguire le parole della sindaca di Cerete Cinzia Locatelli. «Nulla è più lontano dalla retorica dell’operosità costante e discreta degli alpini. O della concretezza di chi è abituato a rimboccarsi le maniche e agire, anche nelle circostanze più difficili, senza mai risparmiarsi per la tutela e promozione del bene comune», ha sottolineato.
Dopo l’intervento del consigliere regionale Michele Schiavi, il vicepresidente della Sezione Ana (Associazione nazionale alpini) di Bergamo Andrea Bresciani ha osservato: «Non è così scontato che degli alpini si radunino come oggi, che facciano una festa, che lavorino, che operino nella Protezione civile. Tutto questo il nostro presidente sezionale Giorgio Sonzogni lo chiama “Miracolo degli alpini”». A chiudere gli interventi, infine, il consigliere nazionale dell’Ana Carlo Macalli.
Il momento dedicato alla consegna del 28esimo “Premio dell’Altopiano” è stato introdotto dal coordinatore zona 17, Emanuele Barzasi. «Il riconoscimento – ha spiegato – viene assegnato a una persona o un’associazione che si è distinta nel campo della solidarietà e del volontariato».
Per il 2023 è stato scelto Marco Benzoni, di Cerete Basso. La motivazione: «Per la partecipazione attiva e costante, la volontà, passione ed entusiasmo con cui si è sempre prodigato in ogni attività e progetto. Persona di profondo valore, altruista e solare, in grado di collaborare per il bene del prossimo e di concretizzare i più alti valori che animano il gruppo alpini. Donatore Avis e attivo nell’organizzazione e gestione, anche in oratorio, di feste ed eventi».
Il premio è stato consegnato dal figlio di Leonardo Caprioli, Marco, che ha ricordato commosso il motto alpino coniato dal padre: «Come sempre in queste occasioni il pensiero non può non andare a mio papà, che da dieci anni è “andato avanti” – ha detto -. Oggi sarebbe contento di ritrovare in questi visi, in questi cappelli, il suo sogno che riassunse nel motto “Onorare i morti aiutando i vivi”».
L’intergruppo è poi proseguito con la messa e si è concluso con la festa alpina in oratorio.