Per tutti è “Il Dome”. Maestro, educatore, allenatore. Un esempio di impegno e altruismo anche oltre i confini di Clusone, fino agli orfanotrofi della Bielorussia. Naturale, quasi scontato, sceglierlo per il “Baradello d’oro”. E, infatti, l’Amministrazione comunale non ha avuto dubbi: il riconoscimento civico della cittadina quest’anno è andato a Domenico Giudici.
La consegna questa sera (sabato 24 giugno), nel cuore di Clusone: piazza Orologio, animata dalla festa per il compatrono San Giovanni Battista organizzata dalla Turismo pro Clusone.
«Abbiamo voluto unire un’occasione di svago a un momento ufficiale», ha detto il sindaco Massimo Morstabilini. Il primo cittadino ha poi ricordato: «Nel 2020, in seguito alla pandemia, il Consiglio comunale ha voluto istituire la Festa del ringraziamento per assegnare il “Baradello d’oro” dedicato a chi si distingue per il suo servizio alla comunità».
Il riconoscimento nel 2020 è andato a tutti i volontari che si sono impegnati nei mesi più duri del Covid. L’anno successivo a Gianni Lazzari, imprenditore e presidente di numerose associazioni nel mondo del volontariato e sport. Nel 2022 a Mino Scandella, punto di riferimento imprescindibile della cultura clusonese.
«Quest’anno abbiamo pensato a una persona che ha anteposto le esigenze della comunità alle proprie, dedicando se stesso agli altri – ha detto ancora il sindaco -. Si è distinto in ambito educativo, scolastico, sportivo e sociale. Molti di voi lo conosceranno come maestro, perché è a scuola che ha svolto la sua attività lavorativa. Proprio questa sua sensibilità nei confronti dei ragazzi lo ha spinto a dare supporto alle famiglie anche fuori dal contesto scolastico».
Morstabilini ha ricordato i tanti ambiti in cui la presenza di Domenico Giudici si è fatta sentire: lo sport come allenatore di basket con la Polisportiva Oratorio Clusone, l’oratorio come educatore del Cre e promotore dei carri di Carnevale, il Cai come accompagnatore nell’esperienza di “Montagna Ragazzi”, la parrocchia come catechista e componente del Consiglio pastorale. Ma, ha aggiunto il primo cittadino, «ha saputo guardare oltre i confini di Clusone, coordinando e supportando l’accoglienza dei bambini colpiti dalle radiazioni di Chernobyl. In tempi più recenti, dopo lo scoppio della guerra in Ucraina, si è immediatamente attivato per l’accoglienza dei profughi».
Il nome di Domenico Giudici, pronunciato dal sindaco, è stato accolto da una sorta di ovazione, accompagnata dal coro “Dome, Dome”, da parte degli amici in piazza. «Dire che sono onorato è poco – ha detto lui, una volta salito sul palco -. Questo riconoscimento mi stimola a dedicare ancora più tempo alla comunità civile e religiosa clusonese fin quando sarò in grado di farlo».
Domenico Giudici ha poi approfittato del momento per un appello a Comune e parrocchia: «Vorrei che venisse realizzato un campetto da basket all’aperto per i nostri ragazzi».
Oltre alla pergamena del “Baradello d’oro”, a Domenico Giudici è stato consegnato un dipinto dell’artista Mario Giudici.
Sul palco, dopo la consegna del riconoscimento, sono saliti anche l’arciprete di Clusone, monsignor Giuliano Borlini, e il curato, don Alex Carlessi. «È il quotidiano di Domenico l’aspetto che mi ha sempre meravigliato: la costanza, la tenacia, il crederci – ha detto l’arciprete -. Un servizio alla comunità che nasce dalla fede. Tanti ragazzi si sono avvicinati alla vita di oratorio grazie anche alla sua testimonianza». Don Alex Carlessi ha invece sottolineato la coincidenza del 50° dell’oratorio e la presenza sempre attiva, negli anni, di Domenico Giudici.