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Cerete, rimesso in funzione il “Mulino di sotto”

Ha ripreso a girare, la ruota del “Mulino di sotto” a Cerete Basso. Un pezzo di storia del paese che si rimette in moto. Il mulino è stato infatti restaurato, pronto a macinare di nuovo, ma anche a diventare un luogo dove riscoprire un mestiere della tradizione.

La struttura, di proprietà della famiglia Giudici dagli anni Venti del Novecento, da alcuni anni non veniva utilizzata. A farla rinascere è stato Riccardo Oprandi, ceretese, libraio a Lovere, che nel maggio del 2022 ha deciso di acquistarla per poi procedere al recupero. «Il mulino era fermo da poco più di dieci anni, ma macinava da almeno quattro secoli – spiega Oprandi -. Io e mia moglie abbiamo deciso di recuperarlo perché è un pezzo di storia ceretese».

Gli interventi per rimettere a nuovo e in funzione il mulino sono stati eseguiti con la supervisione della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio e del Comune di Cerete. «Il mulino ora è un piccolo gioiello – sottolinea Riccardo Oprandi -. Uno scrigno d’arte, ma allo stesso tempo un opificio che riprende vita. Spero diventi non solo un luogo di lavoro, ma anche un luogo d’attrazione per questo bellissimo paese».

Il recupero è stato presentato ieri sera, venerdì 28 luglio. Presenti diverse persone, tra loro la sindaca di Cerete Cinzia Locatelli. C’è stata anche la benedizione del parroco don Sergio Alcaini. Ora all’orizzonte ci sono due strade. «Da una parte c’è la prospettiva di dare ancora a questo mulino la possibilità di essere di nuovo operativo e fare farina. Sicuramente con una produzione di nicchia, di qualità – spiega ancora Riccardo Oprandi -. Per quanto riguarda il lato artistico e culturale, invece, pensiamo all’ambito didattico, con l’idea di portare qui scuole e comitive, oltre che all’ambito turistico».

Nel video, il servizio di Antenna2 con l’intervista a Riccardo Oprandi che spiega anche gli interventi che sono stati effettuati.

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Categorie: Notizie
Tag: Cerete, Cerete Basso

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