«Per la sicurezza sulle strade bisogna partire dalla certezza dei controlli», lo dice il presidente dell’Aci di Bergamo, Valerio Bettoni, in una lettera aperta stimolata dall’ennesima tragedia sulla strada. La morte di un ragazzo di 15 anni, lunedì 17 luglio a Garbagnate Milanese, travolto in bici da un furgone; gravissima l’amica che con lui stava attraversando sulle strisce. Alla guida del furgone un uomo ubriaco, senza patente, ed era la quarta volta che incorreva in questa infrazione. «Uno strazio, come ogni volta, di fronte a queste morti intollerabili», riflette Bettoni.
«Ogni giorno che passa siamo confrontati con notizie di incidenti con morti e feriti sulle nostre strade e diventa chiaro a tutti che la questione della sicurezza è una emergenza nazionale. Lo è da tempo, adesso con una evidenza drammatica – prosegue il presidente dell’Aci -. La fatalità non c’entra. C’entrano invece l’irresponsabilità diffusa di molti conducenti, la convinzione di troppi nel sentirsi padroni del motore e della strada tra velocità eccessive, condizioni psicofisiche alterate, distrazioni colpevoli. E occorre anche dire senza giri di parole che c’entra purtroppo anche la mancanza di controlli. Le strade, specialmente in certe ore della notte, diventano una giungla, dove va in scena per tutti coloro che vi si avventurano il rischio, che è al confine immediato dell’incidente. Lo costatiamo anche sulle nostre strade, con ragazzi – e non solo – in sella a motorini e moto o al volante che si rendono protagonisti di guide spericolate, anche a fari spenti (e ora è obbligatoria l’accensione anche di giorno), nell’estesa assenza di ogni vigilanza».
«Non è pensabile che si vada avanti così – aggiunge Bettoni -: occorre un cambiamento dei comportamenti e siccome questo avviene raramente per via virtuosa, si impongono misure e provvedimenti a livello di limiti sulle strade, con impiego degli strumenti tecnologici oggi disponibili, e soprattutto il perseguimento del rispetto delle norme, con inasprimento delle pene per chi infrange le norme del Codice. C’è da sperare che con l’approvazione in Parlamento nel prossimo autunno della nuova disciplina sulle strade si arrivi all’auspicato cambio di atteggiamento. Decisivi in ogni modo – e lo ripeto con forza – risulteranno i controlli, altrimenti ogni possibile limite risulterà depotenziato o vano».