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Un defibrillatore per le miniere di Gorno

Il Rotary Club Città di Clusone prosegue nel suo impegno per rendere più facile salvare vite in Val Seriana e Val di Scalve. Un nuovo defibrillatore è stato donato all’Ecomuseo delle miniere di Gorno. Oggi (sabato 15 luglio) l’inaugurazione nel sito di Costa Jels, luogo molto frequentato dai visitatori che ogni mese vanno alla scoperta della storia e del patrimonio minerario della Val del Riso.

«Il nostro club si estende sui 42 comuni della Val Seriana e Val di Scalve – ha detto il presidente del Rotary Città di Clusone, Anselmo Agoni -. In questo territorio cerchiamo di proporre attività utili alla popolazione, fra cui la posa dei defibrillatori. Questo è l’ottavo che mettiamo, ne verranno collocati altri due entro fine anno. Siamo orgogliosi di posare questo strumento nei siti minerari di Gorno perché il Rotary, oltre a fare attività benefiche, si occupa anche di cultura, storia e tradizioni».

Agoni ha spiegato che il defibrillatore «permette anche a chi non ha fatto un corso specifico di intervenire. Ma grazie alla delegazione locale della Croce Rossa verrà comunque organizzato un corso per addestrare all’utilizzo di questo strumento. Mi auguro quindi che in molti possano partecipare».

Proprio un defibrillatore installato grazie al Rotary Città di Clusone e al Cai di Bergamo al rifugio Alpe Corte, nei giorni scorsi, è stato utilizzato per cercare di salvare la vita a Marco Oberti, 37enne di Vall’Alta colpito da malore e poi purtroppo morto giovedì all’ospedale Papa Giovanni di Bergamo.

«Diciamo grazie al Rotary perché questo è un bellissimo regalo – ha sottolineato il sindaco di Gorno, Giampiero Calegari -. Il nostro territorio è molto sparso e le frazioni non sono sempre facilmente raggiungibili quando c’è un emergenza. Avere sul territorio apparecchi di questo tipo è sicuramente un aspetto positivo. Come Amministrazione comunale ci impegneremo ad installare altri defibrillatori in paese nelle varie frazioni».

A togliere il telo che teneva coperto il defibrillatore sono stati Anselmo Agoni e Fabrizio Scolari, coordinatore dell’Ecomuseo delle miniere di Gorno. È seguita la benedizione di padre Aldo Bolis, dell’Unità pastorale della Val del Riso.

Sono quasi tremila le persone che ogni anno visitano il sito di Costa Jels, dove è possibile scoprire da vicino l’attività delle vecchie miniere. Per loro, da oggi, una sicurezza in più.

Il servizio di Antenna2:

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