Nuova puntata della rubrica di Roberto Arnoldi, che dopo l’introduzione fatta nella puntata precedente, continua il viaggio alla scoperta del genio incompreso Franz Schubert.
Il compositore austriaco non fu mai pienamente apprezzato durante la sua breve vita. Questo perchè fu uno dei primi compositori romantici, ovvero fu tra i primi a portare nella propria musica i tormenti e i sentimenti dell’artista, cosa che non piacque all’ambiente viennese in cui lavorava, ancora abituato ai fasti della musica del classicismo.
Tra le sue opere più importanti, nella rubrica si parla dell’ottava sinfonia, detta anche “L’Incompiuta”, essendo composta solo in due movimenti (allegro e andante) anziché i tre o quattro delle sinfonie più classiche. Molte le ipotesi sul perché di questa scelta, tra cui anche la possibilità che fosse proprio una volontà dell’artista, che spiazzò tutti con una sinfonia che, complessivamente, dà l’idea di essere un lavoro completo nonostante sia, appunto, incompleta.
Anche Schubert, come Beethoven, compose nove sinfonie, entrando così nella cerchia degli artisti che subirono la cosiddetta “maledizione della decima sinfonia”.
