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I rischi del gas radon: informazione e prevenzione a Castione

Lo scorso giovedì (16 novembre) a Castione della Presolana si è svolta una serata di prevenzione e informazione sui rischi del radon. Il comune è infatti da poco stato inserito dall’Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente (Arpa) tra le aree prioritarie da tenere maggiormente monitorate per la presenza del gas.

Il radon è un gas nobile, derivato dal processo di decadimento radioattivo dell’uranio presente nel sottosuolo, che fuoriesce nell’atmosfera e tende ad accumularsi, diventando pericoloso per la salute umana.

Molto partecipato l’incontro pubblico nella sala consiliare del Comune. Ha introdotto il sindaco Angelo Migliorati che ha spiegato come sia stato il municipio uno dei primi edifici a richiedere attenzione. «Negli anni scorsi sono stati registrati livelli elevati di radon, soprattutto nei piani alti – ha detto Migliorati -. I primi interventi, però, non hanno portato a risolvere il problema.  Abbiamo allora contattato l’ingegnere Sandro Fornai, di Alzano Lombardo, che ci ha aiutato a trovare una soluzione. Il radon proveniva dal vano ascensore e l’ascensore stesso faceva da stantuffo e lo portava in alto. Abbiamo risolto il problema in modo semplice con un aspiratore. Abbiamo allora chiesto all’ingegner Fornai di aiutarci per questa serata informativa, visto che il nostro comune è stato inserito tra le aree prioritarie».

«Il radon – ha spiegato Sandro Fornai – si trova nei sottosuoli di tutto il mondo. Il problema si pone quando fuoriesce e si accumula in particolare negli spazi chiusi come le abitazioni o i luoghi di lavoro e può risultare dannoso per la salute, specie se supera un certo limite. Le aree prioritarie identificate sono quelle in cui più del 15% delle abitazioni supera i limiti di legge per la presenza di questo gas. Negli ultimi anni gli enti regionali Asl e Arpa hanno svolto misurazioni che hanno permesso di individuare determinate aree, ma queste sono sempre in aggiornamento attraverso misurazioni svolte anche da laboratori certificati».

Tra le aree maggiormente a rischio, la Lombardia e le valli bergamasche in particolare hanno registrato valori elevati, con previsioni di crescita.

«Il Lombardia – ha proseguito l’ingegnere Fornai – sono stati inseriti circa 90 comuni in area di rischio prioritario. Di questi, 34 solo in provincia di Bergamo. Si tratta di numeri stesi rapidamente, e si prevede che possano essere in ascesa, in particolare nei paesi delle alte valli: Seriana, Brembana e Imagna».

Una situazione che induce una certa preoccupazione, per la quale la raccomandazione dell’esperto ai comuni è proprio quella di sviluppare serate informative come quella di Castione, in cui rendere partecipe la popolazione sui rischi e le misure di prevenzione da adottare, che passano soprattutto da un’attenta misurazione e analisi dei dati.

«Fondamentale – ha concluso Fornai – è essere consapevoli della presenza del radon attraverso le apposite misurazioni e delle conseguenze che un suo accumulo può avere soprattutto a livello polmonare: questo gas è la seconda causa al mondo di tumore ai polmoni dopo il fumo».

Nel caso vengano rilevati valori oltre il limite, gli interventi per riportarli nella norma variano poi in base al tipo di edificio.

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