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“Ri-immaginare l’uguaglianza”, a Gandino i ritratti fotografici che richiamano il Ceruti

Fra i protagonisti di Bergamo Brescia Capitale della Cultura 2023 c’è stato senza dubbio il pittore settecentesco Giacomo Ceruti, definito “il Pitocchetto” per la capacità di ritrarre persone comuni, povere ed emarginate (i Pitocchi, appunto). Negli anni Venti e all’inizio degli anni Trenta del Settecento, Ceruti affermò la sua presenza nella scena artistica di Brescia, distinguendosi soprattutto, nel ritratto, dimostrando una sensibilità nuova e vicina alla realtà.

Il raggio d’azione dell’artista si estese rapidamente al di fuori delle mura bresciane, fino a raggiungere la provincia bergamasca, tanto che a partire dal 1734, Ceruti eseguì un ciclo di oltre trenta tele per la basilica di Santa Maria Assunta a Gandino. Si tratta del ciclo sacro più articolato nell’intera produzione dell’artista.
Al grande pittore Brescia ha dedicato mostre importanti, mentre a Gandino ha avuto notevoli riscontri la mostra “Ceruti mai visto”, legata in particolare alle opere oggetto di recente restauro da parte della Fondazione Credito Bergamasco. Il ciclo di opere del Ceruti, visitate ad agosto anche da Vittorio Sgarbi, è al centro di un volume curato da Francesco Nezosi e Filippo Piazza. Ora nel borgo medievale della ValSeriana è la volta della mostra “Ri-immaginare l’uguaglianza – cosa avrebbe ritratto il Ceruti al giorno d’oggi?” con le immagini realizzate a Gandino, con semplici cittadini, dal fotografo inglese Morgan Hill Murphy. E’ curata da Luca Capponi, regista leffese che ha al suo attivo un film su Papa Francesco a Palermo.

Le foto saranno in mostra dal 10 dicembre al 7 gennaio nel Salone della Valle di Gandino, in piazza Vittorio Veneto, su iniziativa del Comune. “Attraverso questi ritratti fotografici – sottolinea Capponi – intendiamo promuovere l’uguaglianza e la parità di genere, l’inclusione sociale e l’apertura mentale, aprendo una discussione sulla diversità e sulla valorizzazione di ogni persona”. L’inaugurazione della mostra è in programma domenica 10 dicembre alle 11.30. “Sarà un semplice momento – sottolinea il sindaco Filippo Servalli – per onorare la Giornata Internazionale dei Diritti dell’Uomo, ma anche per dare valore alla dimensione di umanità che il Ceruti ha manifestato con la sua arte, mettendo in mostra la dignità di ogni persona”. La mostra sarà aperta sino al 7 gennaio, tutti i giorni (esclusi 25, 26, 31 dicembre e 1 e 6 gennaio) dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 18. Ingresso libero.

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