Ad Ardesio è la sera della Scasada del Zenerù. Il paese ha iniziato ad immergersi nell’atmosfera già in mattinata con la presentazione del carro che porta il fantoccio verso il rogo. Ad accoglierlo, alla chiesa di Zaffalino, c’era anche Flaminio Beretta, l’eremita diventato vero e proprio custode della tradizione. È lui, infatti, a ideare il tema di ogni anno e la poesia in dialetto che lo accompagna.
Quest’anno il tema è la “banda dol giass”. Zenerù (l’inverno) tenta di scappare con i ragazzi della banda, ma come sempre il tentativo è destinato ad andare a vuoto. Il finale è già scritto: finirà bruciato tra le fiamme. Stessa sorte attende il carro, costruito negli ultimi mesi da un gruppo di volontari. Flaminio Beretta ha mostrato di apprezzare il risultato finale, senza risparmiare qualche commento condito dalla sua solita ironia (vedi video in alto).
Come sempre, in centro, a salutare il carro c’erano anche bambini e ragazzi delle scuole. È stata anche l’occasione per presentare il gruppo ospite, i Giovani di San Sebastiano da Folgaria (Trento), e la loro tradizione “Fora Febraro”.