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Il lupo in Val Seriana: nel convegno di Ardesio chieste misure forti

Una serata movimentata, ma nel rispetto di tutti e dei rappresentanti delle forze dell’ordine presenti ad Ardesio per il convegno “Il lupo: una risorsa per le nostre valli?“. Domanda decisamente e volutamente retorica quella utilizzata dagli organizzatori e risposta ovvia, come gridato più volte in sala dai pastori presenti in sala e impauriti da quello che gli aspetta nella prossima estate in alpeggio.

Tante le tematiche toccate: le difficoltà nell’avere risarcimenti seri, la mancanza di segnalazioni di predazioni per le difficoltà burocratiche da affrontare con il rischio di non vedersi riconosciuto un indennizzo, le difficoltà nella gestione e nel mantenimento dei cani da guardiania e i numeri della presenza del lupo, considerati dagli organizzatori sottostimati sia in Italia che sulle Orobie. La sala consiliare del Comune di Ardesio non è bastata a contenere le più di 200 persone presenti, tra cui allevatori e cacciatori sensibili al problema, ma anche le forze dell’ordine interessate all’argomento.

Dopo i saluti del sindaco Yvan Caccia, c’è stata la presentazione, da parte degli autori Gaetano Riviello e Iacopo Nappini, del volume «Lupi&Pastori, Una Storia Diversa», nel quale è stata raccontata l’esperienza in Toscana riguardante la presenza del lupo e delle difficoltà degli allevatori. Dopo questa introduzione è iniziata la parte di convegno dedicata all’esperienza bergamasca e alle paure per il prossimo futuro, con i contributi portati da Gian Carlo Bosio del Comitato tutela persone e animali dai lupi e Michele Corti dell’associazione nazionale per la tutela dell’ambiente e della vita rurali. Per la parte politica sono intervenuti il consigliere regionale Michele Schiavi e Giacomo Zamperini, Presidente della commissione montagna del consiglio regionale.

Presente alla serata anche l’europarlamentare Pietro Fiocchi, che ha messo in evidenza come in Europa si stia procedendo al declassamento del lupo da altamente protetto a protetto, con la possibilità poi di aprirne alla caccia di selezione nel caso in cui un ente regionale decida di intervenire.

Chiara la posizione del comitato organizzatore della serata, che senza se e senza ma, in difesa del lavoro degli alpeggiatori e di tutti i pastori, oltre che naturalmente di tutte le persone costrette in montagna a convivere con la presenza del lupo, arrivato ormai sulla soglia di casa (come nel caso di Gandellino), chiedono interventi drastici per risolvere il problema. Senza troppi giri di parole, viene chiesto il contenimento della specie: per ora le presenze accertate dalla Polizia Provinciale (presente in sala insieme ai Carabinieri Forestali) è di 6 lupi sul territorio.

A Clusone il prossimo 5 febbraio (dalle 20:30 alle 22 a Clusone, in via Dante Alighieri 1, in collaborazione con la Comunità Montana Valle Seriana) ci sarà invece in programma una serata che avrà degli interlocutori e un pubblico in parte diverso a cura di Ersaf Lombardia. Si tratta di un incontro tecnico per i cacciatori in cui si parlerà della dinamica della specie, consistenze e distribuzione, ipotesi dinamiche e presenze future; impatto sugli ungulati: analisi della dieta, dinamica preda-predatore, esempi pratici di studi fatti in Italia e all’estero sull’impatto del lupo sugli ungulati selvatici; monitoraggio del lupo: ruolo dei cacciatori nel monitoraggio; accenno alle predazioni sui domestici, gestione delle spoglie degli ungulati selvatici, uso delle mangiatoie.

Nella serata di lunedì 29 gennaio, nel corso del tg di Antenna 2 (canale 84 del digitale terrestre) sarà trasmesso un servizio dedicato alla serata di Ardesio e nella giornata seguente il target di approfondimento in onda martedì 30 gennaio alle 19.

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