La riforma dell’autonomia differenziata, il nuovo disegno di legge sulla montagna e il ruolo delle province. I tre temi sono stati al centro dell’incontro promosso dall’Ufficio di Presidenza della Commissione speciale “Autonomia e riordino delle autonomie locali” della Regione Lombardia che si è tenuto a Roma con il Ministro per gli Affari regionali e le Autonomie Roberto Calderoli. All’incontro hanno preso parte il Presidente della Commissione regionale Giovanni Malanchini (Lega), il vicepresidente della Commissione Michele Schiavi (FdI) e il consigliere segretario Gian Mario Fragomeli (PD).
«E’ stato un incontro di grande interesse e attualità – sottolinea Giovanni Malanchini– in quanto abbiamo potuto fare il punto sullo stato di attuazione della riforma dell’autonomia differenziata e sui lavori della cabina di regia per l’individuazione dei Lep (Livelli essenziali delle prestazioni), che entro il 31 dicembre dovrà predisporre uno o più Dpcm con i relativi costi e fabbisogni standard. E’ stata occasione anche per condividere con il Ministro la necessità di restituire un ruolo di primo piano alle Province come ente di raccordo tra i Comuni e i livelli istituzionali superiori e soprattutto per sottolineare l’urgenza dell’approvazione del disegno di legge a sostegno dei territori montani, il cui ruolo sociale ed economico è sempre più evidente nella sua importanza e valore. Il Ministro Calderoli ha confermato grande attenzione e sensibilità alle istanze della Lombardia e come Regione siamo pronti a giocare un ruolo da protagonisti nell’attuazione di questi tre progetti di riforma da noi sollecitati e fortemente sostenuti dal Ministro Calderoli».
Approvato in via preliminare dal Consiglio dei Ministri del 23 ottobre dello scorso anno, il disegno di legge per riconoscimento e la promozione delle zone montane punta a colmare una lacuna del nostro ordinamento: infatti oltre il 35% dei territori italiani è montano, ma manca una precisa definizione di cosa è la montagna. L’obiettivo è riconoscere e promuovere le peculiarità delle zone realmente montane, assicurando la tutela dei diritti civili e sociali in questi territori e garantendo un reale godimento dei servizi pubblici essenziali come scuola e sanità. Vengono inoltre previsti incentivi allo sviluppo economico e delle imprese, con agevolazioni per favorire i giovani e il ripopolamento dei territori montani grazie a uno stanziamento iniziale annuo di 200 milioni di euro.
Nel corso dell’incontro, il Ministro Calderoli ha ribadito come le Province debbano rinascere, garantendo loro non solo un ritorno di risorse economiche e di risorse umane adeguate, ma anche «un ritorno della democrazia perché devono essere i cittadini a decidere chi può guidarle: dev’esserci un presidente della Provincia eletto dai cittadini e deve poter avere una sua squadra, dotandosi di una giunta vera e propria che lavori al governo del territorio», ha evidenziato il Ministro.
«È stato un incontro fondamentale per capire la visione complessiva che sta guidando l’azione del Governo e del Ministro Calderoli – ha detto al termine dell’incontro il vicepresidente della Commissione Michele Schiavi -. I tre progetti di legge sono tra loro strettamente connessi e sono finalizzati a restituire la dovuta attenzione a tutti gli enti locali ed, in modo particolare, ai piccoli Comuni ed a quelli di montagna, in una logica di rafforzamento della capacità amministrativa e di potenziamento degli incentivi economici e fiscali. Tre riforme che ben si sposano con quella dell’attuazione del federalismo fiscale che dovrà trovare la luce prossimamente. Lo stesso ruolo delle Province, demansionate nelle parole, ma nei fatti fortemente messe in crisi da politiche miopi del Governo Renzi, che ha creato forti iniquità nei bilanci provinciali e mettendo a rischio gli stessi investimenti sui territori, va rivisto, non si può più aspettare».
«La riforma del Testo Unico degli Enti Locali è stata al centro del confronto che abbiamo avuto oggi con il Ministro – ha aggiunto il consigliere segretario Gian Mario Fragomeli – al quale abbiamo sottolineato la necessità di una riforma organica che tenga contro non solo dell’elezione diretta ma anche della necessità di garantire attenzione ai piccoli Comuni insieme alle necessarie competenze, risorse e servizi. Fondamentale è quindi approvare rapidamente il disegno di legge sulla montagna che potrà costituire una base di riferimento per una analoga legge regionale lombarda alla quale vogliamo dare un contributo significativo, contrastando lo spopolamento dei territori montani e prevedendo adeguati incentivi economici e fiscali».
Nei giorni scorsi il Ministro Roberto Calderoli è stato a Rogno, dove ha parlato della riforma dell’autonomia differenziata davanti a una platea di sindaci e amministratori bergamaschi e bresciani. Qui l’intervista: