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Ponte Nossa, festa di San Bernardino e messa in diverse lingue

Un fine settimana tra tradizione e devozione, a Ponte Nossa. Si celebra infatti la festa di San Bernardino, appuntamento molto atteso non solo dalla comunità nossese, ma anche dai paesi vicini. Domenica, invece, in occasione della Pentecoste tornerà la messa in diverse lingue, all’esterno del santuario della Madonna delle Lacrime.

La festa di San Bernardino ha come fulcro la chiesa posta tra la Statale 671 e il fiume Serio, vicino all’antico ponte chiamato appunto di San Bernardino. La tradizione vuole che il santo, nel quindicesimo secolo, si fosse fermato a predicare proprio lì. «Entriamo nel vivo dei festeggiamenti di questo grande santo che da qui è transitato per risalire la valle e annunciare il Vangelo», sottolinea il parroco di Ponte Nossa, don Alessandro Angioletti.

Il momento centrale delle celebrazioni è rappresentato, come da tradizione, dal sabato sera. Il 18 maggio alle 20 partirà la processione con la statua del Santo che attraverserà via Libertà e via San Bernardino fino alla chiesa, dove verrà celebrata la messa solenne animata dalla corale parrocchiale (in caso di maltempo alle 20 in chiesa recita del rosario e, a seguire, la messa). Al termine della funzione verrà acceso il falò di San Bernardino. «Una tradizione che si richiama all’invito di San Bernardino a bruciare gli oggetti che allontanavano da Dio – spiega ancora don Alessandro Angioletti -. Per noi, dunque, questo fuoco non è solo un effetto scenografico, ma vuole essere un’esortazione a consumare dentro di noi tutto ciò che non ci riporta a Cristo».

Il momento del falò sarà accompagnato dalle note del corpo musicale “Carlo Cremonesi” di Ponte Nossa. Al termine, andrà in scena lo spettacolo pirotecnico sul fiume che chiuderà la serata.

Domenica (19 maggio), giorno di Pentecoste, verrà riproposto un altro appuntamento che a Ponte Nossa sta diventando una tradizione: la messa in diverse lingue. «Gli Atti degli Apostoli raccontano che quando lo Spirito Santo scese su di loro, gli apostoli iniziarono a parlare in tante lingue – osserva il parroco -. Richiamandoci a quell’episodio noi celebreremo l’Eucarestia in italiano, francese, inglese, latino, albanese, portoghese, spagnolo, malayalam (lingua dell’India, ndr), russo e ucraino per sottolineare l’universalità della Chiesa che ci apre al mondo. Proprio per questo, in segno di apertura al mondo, la messa delle 10.30 sarà celebrata sul sagrato del santuario (in caso di maltempo in chiesa, ndr)».

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