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Uniacque, investimenti cresciuti di oltre il 64% e oltre 350 milioni per il futuro

Bilancio in attivo, investimenti cresciuti di oltre il 64% e di 350 milioni per il futuro. Sono i risultati di Uniacque, la società pubblica che gestisce il servizio idrico integrato in più di duecento comuni della provincia di Bergamo, raggiungendo un milione di abitanti.

Martedì 30 aprilel’assemblea dei soci ha approvato all’unanimità il bilancio 2023. In dettaglio, il valore della produzione si attesta a 123.512.126 euro, per la quasi totalità frutto del servizio idrico. L’utile netto di esercizio 2023 è stato pari a 4.636.976 euro. Il margine operativo lordo (Ebitda) è pari a 23.385.000 di euro.

L’azienda evidenzia in bilancio la diminuzione dei volumi venduti del 4,1% rispetto al 2022, dovuta anche alla campagna di sensibilizzazione attuata per il contenimento dei consumi idrici, la riduzione del costo di acquisto dell’energia elettrica di circa 9 milioni di euro e la premialità di circa 1,7 milioni di euro (per il biennio 2020 – 2021) da parte dell’Autorità di regolazione per energia, reti e ambiente (Arera): il premio economico sarà reinvestito sul territorio per migliorare sempre di più le infrastrutture idriche e la gestione del servizio idrico integrato della Provincia di Bergamo.

Un altro dato rilevante è la riduzione del 10% del consumo energetico rispetto al 2022: una diminuzione resa possibile dagli interventi ultimati di efficientamento energetico su alcuni tra i maggiori impianti di depurazione (Boltiere, Cologno al Serio, Costa Volpino, Covo e Lurano) e dall’introduzione di un nuovo sistema di fornitura di aria al bacino ossidativo del depuratore di Ranica, che ha permesso lo spegnimento di apparecchiature energivore.

«Il bilancio di esercizio al 31 dicembre 2023 evidenzia la bontà della strada intrapresa dal Consiglio di Amministrazione, che ho il piacere di guidare, e che è iniziata nel 2021 con il gravoso impegno di dare stabilità finanziaria alla società – ha dichiarato il presidente di Uniacque, Luca Serughetti -. Una condizione che si è rivelata fondamentale per affrontare un 2022 incredibilmente complesso, con costi per materie prime ed energia fuori controllo. La sola energia elettrica ha comportato una maggiore spesa per circa 20 milioni di euro nel corso dell’anno. Nonostante ciò, e senza aumentare le tariffe dal 2020, la strategia intrapresa e l’impegno di tutto il personale aziendale hanno consentito di raggiungere ambiziosi obiettivi: il miglioramento dei dati di bilancio, la riduzione dei consumi elettrici, la riduzione del 20% dei fanghi da depurazione. Abbiamo registrato anche una riduzione importante dei consumi di acqua da parte degli utenti, che hanno compreso la crisi idrica degli ultimi anni e modificato in parte le proprie abitudini. Ci presentiamo in assemblea con un bilancio solido, il miglioramento di tutti gli indici economici e finanziari e con l’obiettivo di potenziare gli investimenti e i servizi alla comunità e alle aziende».

Prosegue la realizzazione delle opere previste dal piano degli interventi del piano d’ambito, così come le opere dei tre interventi straordinari finanziati in parte con fondi europei e in parte con la tariffa (circa 90 milioni di euro l’ammontare complessivo). Anzitutto, il rifacimento dell’adduttrice di Algua e la realizzazione di un nuovo serbatoio di compenso nella località Ventolosa a Villa d’Almè, con l’ ammodernamento di uno degli acquedotti più importanti di Bergamo che soddisfa quasi il 40% del fabbisogno idrica della città e di buona parte dell’hinterland. C’è poi il risanamento di parte delle reti idriche bergamasche che, incrementando l’efficienza delle reti di distribuzione dell’acquedotto situate nell’Ambito territoriale ottimale (Ato) di Bergamo, ridurrà le perdite idriche grazie anche all’adozione di strumenti innovativi e alla digitalizzazione dei processi. Infine, l’ammodernamento e potenziamento dell’impianto di depurazione di Bergamo: un investimento di circa 30 milioni di euro, finanziato per 15 milioni dalle risorse del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr), che adeguerà l’impianto allo sviluppo del territorio.

Gli investimenti previsti nel prossimo periodo regolatorio (2024-2029) assommano a 352 milioni di euro: cifre che porteranno il dato pro capite di investimenti a 57,5 euro per abitante.

«La strategia adottata nel corso degli ultimi anni – sottolinea l’amministratore delegato Pierangelo Bertocchi – ci ha consentito di consolidare i risultati, e di fare sì che l’ultimo biennio diventasse il motore di un ulteriore salto di qualità dell’azienda. Il rapporto con il territorio e con i cittadini che lo abitano è essenziale per Uniacque. In questo senso, la strategia industriale sta puntando in maniera decisa sugli investimenti per efficientare e migliorare sia il servizio che le infrastrutture. La quota di investimenti complessivi dell’ultimo quadriennio (2020-2021-2022-2023) è in crescita costante, l’aumento è di oltre il 64%. Un trend di crescita che vogliamo confermare anche in futuro e per cui l’accesso ai fondi del Pnrr ha avuto un ruolo determinante».

«Sostenibilità, economia circolare e continua spinta verso l’innovazione tecnologica e digitale sono gli elementi su cui Uniacque continua a puntare per costruire, fin da oggi, il mondo di domani e continuare a garantire a tutti i cittadini un approvvigionamento d’acqua di alta qualità, sicuro e sufficiente per soddisfare i bisogni primari. Una sfida che possiamo vincere continuando a mettere le persone al centro. Iniziamo infatti una nuova fase di riorganizzazione aziendale, che sono sicuro ci porterà a nuovi e importanti risultati», conclude il presidente Luca Serughetti.

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Tag: Uniacque

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