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Castione, scontro in Consiglio comunale

Un confronto aspro, acceso, a tratti rovente. Consiglio comunale teso a Castione della Presolana. La prima seduta dopo la spaccatura in maggioranza e la costituzione della minoranza ha rispecchiato il clima e i contrasti degli ultimi mesi. Proprio il clima in paese ha subito acceso gli animi.

Nelle sue comunicazioni, il sindaco Angelo Migliorati ha voluto condannare le lettere anonime e i documenti circolati recentemente. Al successivo punto, il capogruppo di minoranza Nicola Ferrari ha chiesto la parola per censurare a sua volta la diffusione delle lettere anonime, ma è stato fermato dal sindaco: Migliorati ha chiesto di attenersi all’ordine del giorno, che in quel momento prevedeva l’approvazione dei verbali della seduta precedente. Un copione che si è ripetuto durante tutta la seduta. Il primo cittadino, che presiedeva il Consiglio, ha spesso tolto la parola ai consiglieri dell’opposizione perché, a suo dire, non si attenevano ai punti all’ordine del giorno. Dai banchi della minoranza non sono mancate le proteste e le accuse di scarsa democrazia.

Tra i temi trattati il piano economico finanziario per la gestione dei rifiuti e le tariffe della Tari. La minoranza ha votato contro, evidenziando l’aumento delle tariffe. Approvato anche il rendiconto di gestione del 2023, che presenta un avanzo cospicuo, di oltre 3 milioni e 100 mila euro. Anche per questo punto voto contrario della minoranza che ha insistito e chiesto chiarimenti su alcuni punti (tra questi, il sensibile aumento delle multe per le violazioni al codice della strada). 

I temi amministrativi sono però passati in secondo piano. Alla ribalta è salito lo scontro politico, la frattura ormai insanabile che percorre il Consiglio dopo che quattro componenti della maggioranza di “Impegno democratico” hanno dato vita all’opposizione, costituendo il “Gruppo misto Lega – Area moderata”. 

Nel video i commenti della minoranza e del sindaco dopo il Consiglio:

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