Le vie di Clusone sono un libro di storia. Per aprirlo basta passeggiare. Come alla Festa del Millennio, la rievocazione itinerante all’alba proposta dal Circolo culturale Baradello. Un appuntamento che domenica 28 luglio ha vissuto la trentesima edizione. Ritrovo alle 4 del mattino in piazza della Rocca e, a seguire, un viaggio all’interno del centro storico e attraverso il passato della cittadina.
“Clusone nel nome delle sue vie” il tema di quest’anno. «Clusone era una città cinta da mura con cinque porte d’accesso di cui oggi non rimane traccia, se non nelle fonti archivistiche – ha spiegato in apertura Matteo Benzoni, del Circolo culturale Baradello -. Fino alla fine dell’Ottocento, il centro storico era diviso in cinque contrade: Zuccano, Canepa, Longarete, Sonvico e Invico. Le vie non avevano tutte un nome e perlopiù erano indicate sulla base di alcune delle più distinte famiglie che le abitavano. Un tale sistema di divisione, però, non rispondeva più al bisogno e alle consuetudini dell’Ottocento. Bisognava quindi trovare una soluzione alternativa».
Nel 1897 il Comune decise di dare un nome alle vie. Venne pertanto nominata una commissione, presieduta dal libraio Domenico Giudici, proprio con il compito di battezzare vie e piazze del centro. È da qui che è partita la rievocazione. Con tre attori che hanno interpretato i componenti della commissione intenti nei loro sopralluoghi, in costante confronto con un gruppo di popolane interessate a capire i motivi delle scelte. È stato così possibile conoscere l’origine di alcuni toponimi come piazza della Rocca o via Clì, approfondire la vita di alcuni personaggi illustri da cui le vie hanno preso il nome, ma anche scoprire fatti e leggende del passato clusonese.
Sono entrati in scena dal passato l’abate Pietro Antonio Uccelli, i pittori Antonio Cifrondi, Domenico Carpinoni, Lattanzio Querena e Bartolomeo Nazari, il notaio Antonio Caio, il medico Leonardo Marinoni, il conte Vittorio Maria Fogaccia con la moglie Paola Pezzoli, lo storiografo Bernardino Baldi, il medico Bonomo de Bernardi, il musicista Giovanni Legrenzi, il nobile Giovanni Sant’Andrea (interpretato dal sindaco Massimo Morstabilini), il canonico Vincenzo Agazzi, l’arciprete Bartolomeo Furia. In tutto più di quaranta gli attori che hanno dato vita ai diversi personaggi saliti alla ribalta.
In apertura, sono stati ricordate anche alcune persone che in passato hanno contribuito con il loro impegno alla Festa del Millennio: Luisa Alquati, Claudio Trussardi e Luigi Giudici. A quest’ultimo, scomparso pochi mesi fa, è stata in particolare dedicata la quarantesima edizione.
Il video di Antenna2: