Sono passati 55 anni da Woodstock. Un anniversario che Radio Like celebrerà con una una puntata speciale di “The Challenge”, la trasmissione condotta da Federico Martinelli e Simone Bonetti. Sarà l’occasione per rivivere il più grande concerto rock della storia, un evento che ha definito una generazione e cambiato per sempre il panorama musicale e culturale.
Woodstock non fu solo un concerto, ma un vero e proprio simbolo della controcultura degli anni Sessanta. Tenutosi dal 15 al 18 agosto 1969 a Bethel, nello stato di New York, l’evento attirò circa 400.000 persone, tutte accomunate dal desiderio di pace, amore e un’insaziabile passione per la musica. Originariamente programmata in una cittadina più vicina, la tre giorni si spostò a Bethel a causa di problemi logistici, ma ciò non impedì alle masse di giovani di mettersi in marcia per partecipare a quello che sarebbe diventato un mito.
Woodstock rappresenta l’apice di un’epoca, quella degli anni Sessanta, caratterizzata da grandi movimenti sociali, la protesta contro la guerra del Vietnam, e una forte ricerca di libertà espressiva. L’evento fu la manifestazione tangibile di questi ideali, un festival di tre giorni in cui la musica si unì a un messaggio di unità e speranza.
Durante la puntata speciale di “The Challenge”, Federico e Simone guideranno attraverso i momenti più iconici del festival, ripercorrendo la scaletta delle giornate e facendo ascoltare i brani che hanno fatto la storia. Si parlerà della straordinaria esibizione dei Creedence Clearwater Revival, una delle band più amate di quel periodo, ma anche dell’energia selvaggia dei The Who, che portarono sul palco una performance memorabile.
Impossibile dimenticare Crosby, Stills, Nash & Young, che al festival si esibirono per la prima volta come quartetto, regalando momenti di pura magia. E poi Janis Joplin, la “regina del rock”, che con la sua voce graffiante e la sua presenza scenica lasciò il pubblico senza fiato.
Tre furono le performance che entrarono nella leggenda. Santana con la sua versione di 12 minuti di Soul Sacrifice incantò il pubblico, portando un mix esplosivo di rock e ritmi latini. Joe Cocker trasformò With a Little Help from My Friends dei Beatles in un inno struggente e potente, rendendolo uno dei momenti più emozionanti del festival. Infine, Jimi Hendrix chiuse Woodstock all’alba di lunedì con una versione distorta e straziante dell’inno nazionale americano, simbolo della tensione e delle speranze di un’intera generazione.
Ma Woodstock non fu solo musica. Il festival è ricordato anche per le sue condizioni difficili: due temporali colpirono l’area, causando ritardi e trasformando i campi in un mare di fango. Tuttavia, il concerto continuò senza sosta, con la musica che risuonò fino all’alba, quando Hendrix salì sul palco per la sua storica esibizione.
Venerdì 16 agosto, dalle 14 alle 16, “The Challenge” non solo farà rivivere quei momenti, ma offrirà anche una riflessione sull’eredità di Woodstock e su come quel concerto abbia segnato un’epoca. Un viaggio musicale nel cuore degli anni Sessanta, un’epoca di rivoluzione, cambiamento e, soprattutto, di grande musica.