Al centro sportivo di Onore è in pieno svolgimento una delle settimane dell’Union Camp del Galletto. Giunta alla sesta edizione, questa esperienza estiva coinvolge bambini e ragazzi in una serie di attività sportive e ricreative che li tengono impegnati dal mattino al tardo pomeriggio.
L’obiettivo principale del camp è, ovviamente, far divertire i bambini, ma anche fornire loro dei fondamenti calcistici. Ogni giornata è strutturata con diverse attività che spaziano dal calcio a passeggiate, camminate e giochi di collaborazione. Una delle novità di quest’anno è l’introduzione di una giornata in piscina il mercoledì, permettendo ai partecipanti di godersi un po’ di relax in acqua.
Quest’anno il camp ha visto un’adesione di circa duecento bambini, distribuiti su quattro settimane. «È una grande responsabilità avere così tanti bambini, ma anche una grande soddisfazione vedere che, negli anni, siamo sempre cresciuti – afferma Stefano Savoldelli, uno dei responsabili del camp -. La risposta positiva da parte delle famiglie è stata fondamentale per il successo e la continua espansione del camp».
Un’altra importante novità è l’ampliamento geografico dell’esperienza. Quest’anno, infatti, il camp si sviluppa non solo ad Onore, ma anche nei paesi di Villa d’Ogna e Ardesio, grazie alla collaborazione tra US Rovetta, Asd Villa d’Ogna e PoliArdesio, che insieme hanno dato vita lo scorso anno al progetto dell’Union Club. Bambini e ragazzi di diversi paesi hanno avuto così la possibilità di partecipare al camp vicino a casa loro.
La struttura del camp è incentrata principalmente sul calcio. «Ogni mattina, gli allenamenti di circa un’ora e mezza sono dedicati a sviluppare un obiettivo specifico. Quest’anno abbiamo inserito due allenatori che hanno avuto esperienza tra i professionisti e che ci aiutano ad organizzare al meglio la parte calcistica», sottolinea Davide Finardi, anche lui responsabile del camp.
Abbiamo incontrato Massimo e Andrea, due partecipanti entusiasti. «Ci piace fare l’allenamento, le passeggiate e i giochi collaborativi. Un po’ tutto», dicono sorridendo. Non è la loro prima volta al camp: «Lo facciamo già da tre anni e ci piace tanto».
