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Costa Volpino, mercoledì la fiaccolata per Sara

«Questa iniziativa vuole essere il simbolo del cordoglio di tutta la comunità, che si stringe con rispetto attorno ai genitori e alle famiglie colpite dalla tragedia». Il Comune di Costa Volpino annuncia con queste parole la fiaccolata che si terrà mercoledì 30 ottobre per Sara Centelleghe, la ragazza del paese uccisa nel suo appartamento nella notte tra venerdì 25 e sabato 26 ottobre.

Il Comune di Costa Volpino esprime «il proprio profondo cordoglio per la scomparsa di Sara, un evento che ha scosso l’intera comunità». La fiaccolata è stata organizzata «in segno di solidarietà e rispetto». L’iniziativa inizierà alle 20.30 con partenza da Lovere, Piazzale Marconi, nei pressi dell’Istituto ‘Ivan Piana’ (la scuola frequentata dalla ragazza), e arrivo a Costa Volpino in Piazza 8 Marzo.

«Le istituzioni, insieme a tutta la comunità, – spiega il sindaco di Costa Volpino, Federico Baiguini, – si riuniranno per essere vicini alle famiglie in un lungo e silenzioso abbraccio. In questo momento non ci sono altre parole da aggiungere».

Sara Centelleghe

Sul fronte dell’inchiesta, emerge che sul corpo della diciottenne sarà eseguita l’autopsia. Il pubblico ministero Giampiero Golluccio ha disposto l’esame, incaricando il medico legale. Martedì 29 ottobre, invece, dovrebbe esserci l’interrogatorio di convalida dell’arresto per Jashandeep Badhan, il ragazzo indiano di 19 anni che ha confessato l’omicidio.

Nel frattempo, emergono nuovi dettagli sulla terribile notte in cui la ragazza ha perso la vita. Sembra che il diciannovenne avesse un appuntamento con l’amica che si trovava con Sara. La ragazza avrebbe lasciato l’appartamento per incontrare il giovane, senza però trovarlo. Lui infatti ha raggiunto lo stabile attiguo al suo passando dai garage. È poi salito nell’appartamento di Sara Centelleghe.

Sembra che la diciottenne stesse dormendo quando il ragazzo è entrato nella stanza da letto. Lei gli avrebbe urlato “Chi sei?”, prima di essere colpita da una scarica di pugni. Sarebbero poi seguiti i colpi con un paio di forbici trovate in cucina. Ben trenta fendenti al collo, alla testa e al viso della ragazza.

I carabinieri all’inizio lo avevano convocato come semplice testimone, per verificare la versione dell’amica. I militari hanno però notato che il giovane teneva una mano in tasca. Gli hanno chiesto di mostrarla e così si sono accorti di alcune ferite. Lui ha detto di essersele procurate sul lavoro, una versione che non ha convinto gli investigatori. Il giovane ha infine ammesso le sue responsabilità. «Non so perché l’ho fatto». avrebbe detto durante l’interrogatorio.

Sara Centelleghe frequentava l’ultimo anno delle superiori all’istituto “Ivan Piana” di Lovere. Lunedì 28 ottobre le lezioni si sono fermate per un minuto di silenzio.

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