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Report rifiuti, l’analisi di Legambiente: disparità territoriali e ingombranti nel mirino

Nei giorni scorsi è stato pubblicato il Rapporto sulla produzione rifiuti del 2023 in Provincia di Bergamo. Secondo Legambiente, i dati dell’Osservatorio provinciale mostrano progressi significativi in alcune aree, ma evidenziano anche spunti di riflessione per ottimizzare ulteriormente il sistema di raccolta e smaltimento.

Rispetto al 2022, sottolinea Legambiente. il totale dei rifiuti indifferenziati è diminuito del 4,41%, un segnale positivo che testimonia una crescente consapevolezza ambientale da parte dei cittadini e un miglioramento dei sistemi di raccolta differenziata.

L’associazione ambientalista evidenzia come nei comuni che applicano la Tari puntuale – un sistema di tariffazione basato sulla quantità di rifiuti effettivamente prodotti – la percentuale di raccolta differenziata si attesti in media all’86%, contro il 78% dei comuni senza questo regime. «Tale dato – commenta Legambiente – dimostra l’efficacia della Tari puntuale nel promuovere comportamenti virtuosi, contribuendo a un netto miglioramento dei risultati provinciali. L’aumento del numero di comuni che adottano questo sistema potrebbe aver contribuito alla crescita complessiva della raccolta differenziata negli ultimi anni. Un’analisi storica del loro impatto risulterebbe particolarmente utile per misurare questa dinamica».

Legambiente prosegue ricordando che l’Unione europea pone come obiettivo minimo il raggiungimento del 65% di raccolta differenziata. «Con oltre l’85% dei comuni bergamaschi che già soddisfano questo traguardo, appare opportuno alzare l’asticella: un target di almeno il 75% rifletterebbe più adeguatamente il livello di maturità raggiunto da molte aree della provincia. Tuttavia, permangono disparità territoriali: mentre colline e pianure si attestano stabilmente sopra l’80% di raccolta differenziata, le valli rimangono al di sotto di questa soglia».

L’analisi di Legambiente si sofferma anche sul tema degli ingombranti. «La Provincia tende a valutare positivamente i comuni che avviano al recupero maggiori quantità di ingombranti, ma questa lettura può risultare talvolta fuorviante, in quanto una percentuale importante di questi rifiuti viene comunque mandata agli inceneritori. Sarebbe importante valutare la quantità di ingombranti pro capite annua per ogni comune (come fa la classifica Comuni ricicloni di Legambiente), valorizzando i comuni che riducono di anno in anno i kg prodotti».

«I dati della Provincia di Bergamo– segnala Elena Ferrario, presidente del Circolo Legambiente di Bergamo – rappresentano una base solida per proseguire verso una gestione sempre più sostenibile dei rifiuti. Tuttavia, emergono spunti di miglioramento, come una maggiore attenzione alla riduzione dei rifiuti ingombranti e l’introduzione di obiettivi più sfidanti per la raccolta differenziata. Il 2023 si chiude con un bilancio positivo, ma con un chiaro invito a continuare a migliorare, costruendo un sistema che premi i comportamenti virtuosi e riduca al minimo anche la produzione di rifiuti».

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