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Arti e mestieri di un tempo: a Fiumenero un tuffo nel passato col presepe vivente

Ultimi preparativi, a Fiumenero, per una nuova edizione, la sedicesima, del presepe vivente. Una tradizione consolidata e molto attesa che attira ogni anno migliaia di persone nella piccola frazione di Valbondione. Un viaggio indietro nel tempo reso ancora più autentico dalla cornice offerta dal borgo dell’Alta Val Seriana, con le sue vie e le sue case che mantengono inalterate le caratteristiche del passato. Tre gli appuntamenti in programma.

«Quest’anno proporremo ancora una volta le arti e i mestieri della nostra società contadina, montanara e alpina dell’Alta Val Seriana – racconta Toti Venturetti, uno degli organizzatori -. L’obiettivo è sempre quello di celebrare le radici della nostra comunità, ma cercando ogni anno di aggiungere elementi nuovi che possano sorprendere i visitatori».

«Cerchiamo sempre di rinnovare il percorso, spostare i mestieri in altre postazioni, portare nuovi elementi e magari eliminare qualche attività rispetto agli anni precedenti – aggiunge Umberto Gaiti, un altro volontario -. Così, chi torna trova ogni volta qualcosa di nuovo. Un altro aspetto importante è il realismo: usiamo attrezzi autentici e, dove possibile, ambienti originali. Molte case di Fiumenero, che per questa occasione ci vengono gentilmente messe a disposizione, permettono di ricreare scenari del passato con grande fedeltà. Un lavoro possibile grazie al contributo instancabile dei pensionati, che da quasi due mesi sono impegnati a sistemare stradine, preparare gli ambienti e garantire che tutto sia perfetto. È un’occasione di incontro, di scambio e anche, a volte, di piccoli bisticci, ma tutto fatto con passione».

La rappresentazione non coinvolge solo persone di Fiumenero, ma anche di Valbondione e Lizzola e, persino, dei comuni vicini. «Quest’anno abbiamo avuto nuovi volontari che ci hanno dato una mano – prosegue Toti Venturetti -. In tutto siamo almeno una decina a occuparci dei preparativi principali, ma poi si aggiungono tante altre persone, tra cui molti bambini e ragazzi. Per i più giovani, il presepe vivente è un’occasione speciale. Si divertono e, giocando, possono dare sfogo alla loro fantasia».

«Il presepe vivente è un regalo per i turisti, per la gente della valle e anche per noi stessi. L’ingresso è gratuito: non c’è un biglietto da pagare, ma chi vorrà potrà lasciare un’offerta per sostenere l’impegno di tutte le persone che contribuiscono a rendere questo evento unico», conclude Umberto Gaiti. La rappresentazione andrà in scena il 28 e 29 dicembre, dalle 20.30 alle 23, e il 5 gennaio, dalle 15.30 alle 19.

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