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A Clusone un “Complesso nel bosco” per i gatti: progetto pilota unico in Italia

Prende forma il progetto per realizzare uno spazio dedicato ai gatti nella zona della Pineta di Clusone. “Il Complesso nel Bosco”, frutto della collaborazione tra il Comune di Clusone e l’Ente nazionale per la protezione degli animali (Enpa), è previsto in località Busgarina, a margine della pista ciclabile della Valle Seriana. Il complesso unisce due iniziative innovative, “I Gatti nel Bosco” e “Aula nel Bosco”, con l’obiettivo di creare un’area protetta per la cura dei felini in difficoltà e un punto di aggregazione sociale per la comunità. Il progetto si propone di sensibilizzare le generazioni future al rispetto per la natura, di favorire il benessere degli animali e di promuovere la socializzazione, in particolare tra gli anziani.

L’iniziativa è stata presentata a Clusone dal sindaco Massimo Morstabilini e dalla presidente dell’Enpa Bergamo Eleonora Ravenna. «Ai comuni arrivano spesso segnalazioni e sollecitazioni relative ai gatti, randagi o abbandonati – ha detto Morstabilini -. Dato che questa, a livello legislativo, è una competenza dei sindaci, come amministrazione abbiamo iniziato a interrogarci su cosa fare. Sono stati quindi avviati i primi contatti con L’Enpa di Bergamo per trovare una soluzione».

Il primo passo è stato immaginare la realizzazione di un’oasi felina. «Da questa idea iniziale si è però sviluppato un progetto più ampio e ambizioso – ha spiegato il sindaco di Clusone -. Come Comune abbiamo identificato un’area idonea, in questo momento inutilizzata. È stato promosso un bando e l’unica domanda pervenuta è stata quella dell’Enpa Bergamo. È seguita una delibera di Consiglio comunale con la quale è stato concesso il diritto di superficie per vent’anni».

Il progetto prevede due aree interconnesse, dove persone e gatti possano interagire. Lo spazio “I Gatti nel bosco” include anzitutto un’oasi per gatti selvatici, pensata per ospitare felini che per vari motivi non possono più vivere in libertà. Saranno ospitati fino a 25 gatti. “I Gatti nel bosco” prevede inoltre un’area rifugio per ospitare temporaneamente gatti adottabili con una capienza massima di 75 felini. La struttura comprenderà anche un’area nursery con quattro “appartamenti” con area coperta e giardino per gatte in attesa di partorire in sicurezza. Oasi e rifugio avranno un’area coperta e un’area aperta per rispettare, per quanto possibile, i bisogni etologici dei gatti.

Il progetto si propone anche la costruzione dell'”Aula nel bosco”, una struttura completamente in legno, composta da due spazi contigui: un’area chiusa di 115 metri quadrati e una aperta di 135 metri quadrati, che si potranno unire in un unico grande ambiente durante la primavera e l’estate. «Gli obiettivi – ha detto Eleonora Ravenna – sono anzitutto sviluppare attività di sensibilizzazione e tutela del territorio, promuovendo la cultura del rispetto della natura e incentivando la partecipazione attiva della cittadinanza, in particolare delle nuove generazioni. Inoltre, coinvolgere i cittadini di ogni età in attività educative legate alla tutela e al benessere animale, rafforzando la coscienza collettiva. Infine, creare sinergie con enti locali, associazioni, Pubbliche Amministrazioni, scuole e cooperative del territorio per la promozione della salvaguardia delle risorse naturali».

«Il progetto – ha aggiunto la presidente di Enpa Bergamo – seguirà i principi di sostenibilità ambientale, con l’applicazione di protocolli internazionali di qualità ambientale e in linea con la Strategia Nazionale delle Green Community e del relativo piano di sviluppo sostenibile. Saranno adottate soluzioni innovative per ridurre il consumo di energia e risorse naturali, promuovendo l’efficienza energetica, la riduzione dell’inquinamento locale e globale e l’utilizzo di risorse rinnovabili».

Eleonora Ravenna ha parlato di un progetto pilota, al momento inedito in Italia. Un’iniziativa ambiziosa che prevede un investimento importante. Per l’intero progetto si stima un costo di 670 mila euro. Ma l’intenzione è di procedere a step. Il primo passo è l’oasi felina che potrebbe essere pronta già a febbraio 2026 e per la quale si stima un costo di oltre 60 mila euro.

«Il progetto – ha aggiunto Eleonora Ravenna – si concretizzerà grazie all’impegno congiunto di Pubblica Amministrazione, Terzo Settore e aziende. Per quanto riguarda il Rifugio, si cercheranno fondi tramite bandi ad hoc e donazioni da parte di amanti degli animali. Per la realizzazione dell’Aula nel Bosco, si auspica la partecipazione delle aziende della Val Seriana, che già abbracciano il concetto di responsabilità sociale d’impresa, contribuendo al benessere della comunità e al rispetto per l’ambiente».

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