Chiusa dai giorni bui del Covid, la biblioteca comunale di Gorno ha riaperto le porte. Un evento atteso, festeggiato con un pomeriggio che ha visto protagonisti i ragazzi delle scuole del paese. La riapertura segna non solo il ritorno di un servizio importante per la comunità, ma anche il primo passo verso un ambizioso progetto culturale: la creazione di un polo unico che integri biblioteca, archivi storici e museo delle miniere.
«È stato un momento emozionante – sottolinea l’assessore alla Cultura, Francesco Zanotti -, soprattutto per i ragazzi, che sono al centro della nostra idea di biblioteca: un luogo per la loro crescita personale e culturale. Dopo un periodo di inattività durato alcuni anni a causa della pandemia e altre difficoltà, l’amministrazione comunale ha lavorato intensamente per restituire alla comunità uno spazio rinnovato e funzionale. Prima della riapertura sono stati eseguiti interventi di manutenzione, tra cui la ritinteggiatura e la riorganizzazione del catalogo dei libri».
Le novità non mancano. La biblioteca sarà aperta tre giorni a settimana (lunedì dalle 14 alle 18, mercoledì dalle 9 alle 13, venerdì dalle 14 alle 18), con la presenza di una bibliotecaria. Inoltre, presto sarà possibile consultare l’archivio storico comunale, attualmente in fase di trasferimento dal sottotetto del municipio. «Questa operazione è essenziale non solo per rendere più accessibili i documenti storici, ma anche per tutelarli in vista dei lavori di ristrutturazione previsti negli spazi attuali», spiega l’assessore.
La vicinanza tra la biblioteca e il museo delle miniere, inserito nell’Ecomuseo delle miniere di Gorno, rappresenta un valore aggiunto per questo progetto. «L’obiettivo dell’amministrazione è quello di creare un polo culturale unico, in collaborazione con l’ecomuseo, che possa raccogliere biblioteca, archivio comunale e archivio storico minerario, e possa favorire l’accesso degli utenti», aggiunge Francesco Zanotti.
«Questa combinazione – conclude l’assessore – non solo arricchisce l’offerta culturale di Gorno, ma rappresenta anche un’opportunità dal punto di vista turistico».