L’Alta Val Seriana vira verso la settimana corta. Molte scuole primarie stanno introducendo l’orario con il sabato a casa. Dal prossimo settembre toccherà anche alle due più grandi: Clusone e Rovetta. Ultime tessere di un puzzle che porterà entrambi gli Istituti comprensivi con le elementari in classe cinque giorni su sette.
«Il cambiamento è un processo: non è istantaneo, avviene negli anni, con calma, e con una volontà condivisa che conduce verso un obiettivo – sottolinea il dirigente scolastico dell’Istituto comprensivo di Rovetta, Giampaolo Grechi -. Avevo già detto nel 2020 che era mia intenzione portare la settimana corta al Comprensivo. Dal 2025-2026 sarà effettivamente così: tutti i plessi della primaria saranno a settimana corta, inclusa la primaria di Rovetta».
Si tratta della scuola più grande dell’istituto, con 180 alunni. L’orario sarà articolato su cinque giorni: lunedì e mercoledì dalle 8.10 alle 13.10 e dalle 14.10 alle 16; martedì, giovedì e venerdì dalle 8 alle 13.10. Per garantire il servizio pasti, a fianco della scuola è in costruzione una nuova mensa grazie ai fondi Pnrr ottenuti dal Comune di Rovetta. Il servizio sarà disponibile per tutti e cinque i giorni e gestito da una ditta specializzata nel catering. Il costo si aggirerà indicativamente tra i 5,50 e i 6,50 euro a pasto.
Il Comune attiverà anche un doposcuola con aiuto compiti e spazio giochi: lunedì e mercoledì dopo le lezioni pomeridiane; martedì, giovedì e venerdì dalle 13.10 alle 18, con assistenza per chi usufruisce della mensa. Ulteriori dettagli verranno comunicati dopo i bandi comunali per la gestione dei servizi. Per quanto riguarda il trasporto scolastico, gratuito e riservato ai residenti di San Lorenzo e della Conca Verde, sarà garantito per gli ingressi tutte le mattine e per le uscite al termine delle lezioni: alle 13.10 martedì, giovedì e venerdì; alle 16.10 lunedì e mercoledì.
«Come per gli altri plessi del Comprensivo, la settimana corta è una conquista importante – aggiunge il dirigente scolastico –, perché sono fermamente convinto che un’organizzazione su cinque giorni consenta davvero una valorizzazione del territorio. Due giorni di stacco, un fine settimana in cui gli alunni possono vivere ciò che sta all’esterno della scuola, permettono di recuperare le energie e partecipare alle attività extrascolastiche, che sul territorio sono tantissime. Inoltre, veniamo incontro alle famiglie, che sempre di più ci chiedono un’articolazione su cinque giorni».
L’istituto comprensivo di Rovetta ha nove scuole, circa 900 alunni, 120 insegnanti. La settimana corta alla primaria è partita negli anni scorsi nei plessi più piccoli: Cerete, Fino del Monte, Onore. Da settembre si è aggiunto anche Castione della Presolana, che ha portato tutte le scuole dell’obbligo nel nuovo polo scolastico del capoluogo. «Nella stessa sede, completamente ristrutturata, convivono dalla prima elementare fino alla terza media, per dirlo nel modo di qualche anno fa – sottolinea Grechi -. Complessivamente ci sono nove classi: sei alla primaria, tre alla secondaria, per un totale di 180 alunni. Novità da questo anno scolastico: tutta la primaria è passata alla settimana corta». Il puzzle è ormai completo.
Il servizio di Antenna2: