Scene che ormai sono diventate, purtroppo, ordinaria amministrazione per gli automobilisti della Valle Seriana. L’effetto della chiusura di Gorle è sotto gli occhi di tutti: tempi di percorrenza che si sono allungati drasticamente e i primi dati sul traffico arrivano dai comuni limitrofi. La chiusura di due varchi di accesso ha portato a un netto aumento di veicoli in transito sulla provinciale 671. Alla chiusura degli accessi da Gorle nell’ora di punta della mattinata, si sono opposti i Comuni di Torre Boldone e Ranica, esprimendo tutte le loro perplessità e auspicando l’annullamento della sperimentazione.
“Nei giorni scorsi l’amministrazione comunale di Gorle ha sottolineato più volte l’effetto positivo sulla viabilità del Comune (circa 650 veicoli al giorno in meno) delle chiusure al traffico messe in atto ai varchi con Ranica e Torre Boldone – riporta il comunicato dei due paesi -. Peccato che non si sia chiesta dove questo traffico, che non poteva scomparire, si sia riversato: ovvero, come tanti automobilisti hanno constatato e come è emerso anche dalle rilevazioni dei passaggi tramite telecamere, sulla SP 35, sull’asse della vecchia provinciale fra le vie Marconi, Palazzolo e Reich in direzione Bergamo, sullo snodo di via Bugattone (con un incremento di 200 veicoli) e su altre vie secondarie fra Ranica e Torre, aggravandone ulteriormente il congestionamento”.
“Prima della sperimentazione avviata da Gorle, sulle principali direttrici di traffico in bassa Valle Seriana si registravano già diverse criticità dovute a incidenti, chiusure della galleria di Montenegrone e lavori in corso. Specialmente in caso di emergenze, chiudere i percorsi alternativi non può che peggiorare la situazione. Se tutti i Comuni adottassero limitazioni al traffico, la situazione già critica diventerebbe insostenibile. Ferme restando le competenze sulle strade comunali delle singole amministrazioni, il buon senso e un corretto comportamento avrebbero richiesto a Gorle di condividere con i Comuni limitrofi decisioni che comportano criticità per gli stessi. Sarebbe stato opportuno attendere l’esito dell’intervento, ormai prossimo e già finanziato, per snellire il traffico all’incrocio tra le vie Correnti e Martinella”.
Gli automobilisti hanno manifestato tutta la loro rabbia sui social. Nel gruppo “Viabilità in Valle Seriana” è stato suggerito di scrivere al Comune di Gorle per sottolineare tutte le difficoltà incontrate. “Invece, una volta deciso di avviare la sperimentazione – concludono i sindaci di Ranica e Torre Boldone -, l’amministrazione di Gorle non si è nemmeno preoccupata di installare o concordare l’installazione di opportune segnalazioni sulle chiusure in corrispondenza dei varchi con il proprio territorio e alle uscite della SP 35. Per martedì 18 marzo è previsto un nuovo incontro sull’argomento in Prefettura. Ci auguriamo che in quella occasione non ci venga comunicato che la sperimentazione di Gorle diventerà una scelta definitiva”.