Un giovane di 25 anni è stato arrestato con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. La misura è scattata dopo che, nel tardo pomeriggio del 27 febbraio, i carabinieri della Compagnia di Clusone sono intervenuti nel parco di via Fantino, a Sovere, in seguito alla segnalazione di un cittadino che aveva notato un gruppo di giovani intenti ad assumere sostanze stupefacenti.
Allertata dalla Centrale operativa di Clusone, una pattuglia della Stazione carabinieri di Costa Volpino si è recata sul posto, sorprendendo il gruppo mentre tentava di allontanarsi. Nel corso dei controlli, un 24enne residente a Costa Volpino ha consegnato spontaneamente diverse dosi di cocaina, eroina, hashish e una “canna” già pronta all’uso, venendo segnalato quale assuntore di sostanze stupefacenti.
Un altro giovane, un 25enne di Pianico, è stato invece trovato in possesso di un contenitore con diverse dosi di marijuana e hashish. Il ragazzo, apparso fin da subito nervoso, ha cercato di disfarsi di un involucro contenente 20 grammi di ketamina, una potente droga sintetica dagli effetti allucinogeni. La sostanza è stata prontamente recuperata dai militari.
A seguito del ritrovamento, i carabinieri hanno esteso la perquisizione all’abitazione del 25enne, dove sono stati rinvenuti ulteriori 0,4 grammi di ketamina, un flacone di popper, un cucchiaio metallico e un barattolo con tracce della stessa sostanza stupefacente. Il giovane è stato arrestato in flagranza con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.
Gli altri componenti del gruppo non sono stati oggetto di provvedimenti. Su disposizione del Pubblico Ministero della Procura della Repubblica di Bergamo, l’arrestato è stato trattenuto presso il comando della Compagnia carabinieri di Clusone fino all’udienza con rito direttissimo, avvenuta la mattina successiva. L’autorità giudiziaria ha disposto per il giovane l’obbligo di firma presso la Stazione Carabinieri di Pianico.
Si precisa che l’indagine è ancora in corso e che l’indagato è da considerarsi innocente fino a eventuale condanna definitiva.
