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Montagna e sicurezza, il centro che tiene sotto controllo le valanghe in Lombardia

Nel cuore delle Alpi lombarde, a Bormio, si trova il Centro regionale neve e valanghe, un presidio fondamentale per il monitoraggio del manto nevoso e la prevenzione dei rischi valanghivi. Attivo dal 1956 e gestito da Arpa Lombardia dal 2003, il Centro raccoglie e analizza dati provenienti da una rete capillare di stazioni di rilevamento e collabora con enti e istituzioni per garantire sicurezza e prevenzione su tutto l’arco montuoso lombardo.

L’attività del Centro si basa su una rete di 47 stazioni nivometeorologiche automatiche e 27 stazioni manuali di rilevamento dati distribuite sul territorio lombardo, integrate dal lavoro dei tecnici dell’Agenzia che effettuano circa 130 rilievi itineranti all’anno. Questi rilevamenti, condotti su dislivelli che variano dai 500 ai 1000 metri, permettono di valutare la stabilità del manto nevoso e fornire indicazioni precise sul rischio valanghe.

La raccolta dati non si limita alla stagione invernale. Nei mesi più caldi, il Centro continua il suo lavoro con campagne di rilevamento delle riserve idriche e il rilascio di pareri tecnici su diversi ambiti, dagli impianti a fune alle infrastrutture esposte al pericolo valanghe, fino ai piani di governo del territorio.

Per garantire un monitoraggio sempre più accurato e integrare la raccolta dati, il Centro collabora con numerosi enti e professionisti, tra cui il Collegio guide alpine della Lombardia, il Soccorso alpino della Guardia di Finanza, il personale tecnico di Enel Green Power e diversi comprensori sciistici.

L’informazione è un elemento cruciale: per questo il Centro emette quotidianamente, dal 1° dicembre al 30 aprile, il Bollettino di pericolo valanghe, strumento essenziale per alpinisti, escursionisti e operatori del settore. A questo si affianca il Bollettino di vigilanza valanghe, utilizzato ai fini di protezione civile per l’elaborazione delle allerte di Protezione civile per rischio valanghe, emesse dal Centro funzionale monitoraggio rischi regionale.

Il Centro regionale neve e valanghe fa parte del Comitato di indirizzo e monitoraggio, che presiede l’attività dei Nuclei tecnici operativi valanghe, per il monitoraggio del rischio valanghe e il supporto alle decisioni degli enti locali nella fase di gestione dell’emergenza, coordinando l’attività di raccolta dati svolta dai nivologi, standardizzando l’attività di monitoraggio e di condivisione delle informazioni.

Inoltre, presso il Centro vengono organizzati annualmente corsi di formazione riconosciuti da Aineva (Associazione interregionale neve e valanghe), come i moduli per osservatori nivologici e per direttori delle operazioni e responsabili di sicurezza.

Il Centro gestisce direttamente la cartografia valanghe regionale, con dati aggiornati e pubblicati annualmente sul Geoportale della Regione Lombardia. Attualmente, i siti valanghivi censiti sono 9192.

Nei periodi primaverili ed estivi, il lavoro prosegue con campagne di misura Swe (Snow water equivalent), volte a quantificare la riserva idrica nivale disponibile, e con il monitoraggio dei ghiacciai lombardi per analizzarne i bilanci di massa annuali.

Il Centro regionale neve e valanghe vanta una lunga storia, nata dall’esigenza di affrontare il rischio valanghivo dopo alcuni eventi tragici verificatisi a Livigno nel 1956. Da allora, ha attraversato diverse fasi evolutive: inizialmente sotto la gestione dell’Ispettorato Ripartimentale delle Foreste di Sondrio, poi come sede della 5ª zona del Club Alpino Italiano, fino alla creazione del nucleo valanghe negli anni ’80, sotto Regione Lombardia.

Per maggiori informazioni, è possibile visionare il video di Arpa Lombardia.

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