La questione della viabilità e dei recenti provvedimenti legati alla chiusura delle strade di Gorle continua a suscitare preoccupazioni e polemiche. Camillo Bertocchi, Consigliere della Comunità Montana Valle Seriana e sindaco di Alzano Lombardo, ha espresso con forza la contrarietà dei 38 comuni che fanno parte della Comunità Montana. L’intervista al Sindaco alzanese per Antenna 2.
«I 38 comuni della Comunità Montana incidono parecchio sul traffico della strada provinciale 35, che rappresenta il principale nodo di collegamento con la città di Bergamo. Ogni chiusura di bretella o bypass verso la città non fa altro che aumentare il traffico sulla SP35, già congestionata. Non si tratta di una riflessione come sindaco di Alzano Lombardo, ma come portavoce dei 130 mila abitanti della Valle Seriana».
Il problema, sottolinea Bertocchi, non riguarda esclusivamente le esigenze locali di ciascun comune, ma tocca una dimensione sovralocale che coinvolge l’intera area e va rispettata da tutti. «È una questione di principio: non è possibile pensare che ogni sindaco possa mettersi a chiudere strade, andando ad aggravare la situazione già complessa presente in altri territori. Andremmo a fare un passo indietro rispetto al principio di comunità a cui tutti noi, come sindaci, dovremmo tendere. Per questo motivo la nostra posizione è di totale contrarietà rispetto all’ordinanza e al provvedimento assunto da Gorle», ha affermato.
Il Consigliere della Comunità Montana ha anche ricordato che la cooperazione tra i comuni ha dato buoni frutti in passato, come dimostrato dal progetto alla Martinella, e continua a essere fondamentale per la risoluzione di problematiche comuni. «La cooperazione è la base di ogni buona amministrazione. È necessaria ragionevolezza nell’affrontare le difficoltà, tutti hanno problemi sul loro territorio, ma la soluzione non può essere quella di chiudersi nei confini del proprio comune, lasciando gli altri in difficoltà».
In questo contesto, l’appello della Comunità Montana è chiaro: «Chiediamo di essere invitati al prossimo tavolo di discussione in Prefettura per manifestare la nostra contrarietà all’ordinanza e speriamo che il provvedimento venga revocato il prima possibile». La Comunità Montana, infatti, non si limita a sollevare un’obiezione tecnica, ma sollecita un ripensamento che vada a favore di una gestione condivisa e integrata della viabilità.