Notizie

Svolta europea per il lupo: il Consiglio approva il declassamento

Il Consiglio Europeo ha approvato il mandato per modificare lo status del lupo da “strettamente protetto” a “protetto” all’interno della direttiva Habitat. La decisione rappresenta un punto di svolta nella gestione di questa specie e mira a concedere maggiore flessibilità agli Stati membri.

L’iter legislativo non è ancora concluso. A maggio sarà il Parlamento Europeo a esprimersi sulla proposta: se approverà lo stesso testo del Consiglio, la direttiva modificata entrerà ufficialmente in vigore. In caso contrario, sarà necessario avviare un negoziato interistituzionale.

Michele Schiavi, consigliere regionale di Fratelli d’Italia, commenta positivamente la decisione: «Il declassamento della protezione del lupo è un passo positivo verso una gestione più equilibrata e sostenibile della specie. Non possiamo continuare a ignorare i problemi che l’incremento della popolazione di lupi sta causando alle comunità rurali, in particolare agli allevatori, che ogni giorno affrontano danni significativi».

Schiavi evidenzia anche l’importanza di avere dati accurati: «Seguiremo con attenzione questo iter, continuando a chiedere con forza dati certi e reali sulla presenza del lupo nella nostra Regione, ora chiaramente sottostimata, al fine di poter definire il prima possibile delle politiche di controllo e gestione efficaci».

Sulla stessa linea Giacomo Zamperini, consigliere regionale e presidente della Commissione Montagna, che coordina anche il Gruppo di lavoro Grandi Carnivori: «Da tempo in Regione Lombardia segnaliamo una realtà concreta: il lupo non è più una specie a rischio estinzione, ma si sta invece espandendo in modo significativo».

Secondo Zamperini, l’espansione dei lupi sta avendo «impatti sempre più critici sulle attività agricole, pastorali e sulla sicurezza nelle aree montane e rurali. Gli ultimi dati a disposizione, per quanto parziali, parlano chiaro: il lupo in Lombardia ha raggiunto livelli di presenza elevati, con aumenti delle unità riproduttive superiori al 35% da un anno all’altro».

Zamperini conclude affermando che il suo gruppo continuerà a lavorare «perché nel quadro di queste modifiche normative europee e nazionali anche Regione Lombardia faccia la sua parte a tutela del nostro tessuto socio economico».

Condividi su:
Categorie: Notizie

Continua a leggere

Selvino e Aviatico si preparano alla “Festa di primavera” tra eventi, colori e accoglienza
Migranti a Gromo e Valbondione, i sindaci scrivono di nuovo alla Prefettura