Nei giorni scorsi, i Carabinieri della Stazione di Villa d’Almè, con il supporto dei militari di Sorisole, hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari, con applicazione del braccialetto elettronico, nei confronti di un cittadino italiano ritenuto responsabile di quattro rapine consumate ai danni di altrettanti esercizi commerciali della zona. Il provvedimento è stato emesso dal G.I.P. del Tribunale di Bergamo, su richiesta della Procura della Repubblica, a seguito di un’articolata indagine coordinata dalla stessa autorità giudiziaria e condotta dai Carabinieri di Villa d’Almè.
Le rapine, avvenute nell’arco di oltre un anno, avevano generato forte allarme tra i commercianti locali, preoccupati per la crescente audacia dell’autore, sempre armato di taglierino e con volto travisato. Il modus operandi, infatti, si ripeteva con precisione inquietante: il rapinatore faceva irruzione nei negozi, minacciava il personale e si faceva consegnare l’incasso.
Il primo episodio risale al 21 novembre 2023, ad Almenno San Bartolomeo, all’interno di un negozio di articoli per l’ufficio. In quell’occasione, l’uomo minacciò un dipendente puntandogli un taglierino al collo, costringendolo ad aprire la cassa e fuggendo con un bottino di circa 1.000 euro.
L’11 dicembre 2023, a Brembate di Sopra, fu preso di mira uno studio fotografico. Anche qui, armato di taglierino, l’uomo spinse a terra la titolare e si impossessò di 200 euro in contanti.
Dopo una lunga pausa, durata oltre un anno, l’attività criminale riprese il 25 gennaio 2025 con un nuovo assalto allo stesso negozio di articoli per l’ufficio di Almenno San Bartolomeo già rapinato nel 2023. Il malvivente minacciò nuovamente un dipendente, che riuscì a rifugiarsi al piano inferiore. Dopo aver forzato la cassa, l’uomo portò via 700 euro.
Il colpo più rilevante è avvenuto il 24 febbraio 2025 in una sala slot di Brembate di Sopra: minacciando la cassiera, il rapinatore si fece consegnare ben 5.000 euro in contanti.
Grazie all’analisi delle immagini di videosorveglianza e a diverse testimonianze raccolte nel corso delle indagini, i militari sono riusciti a risalire all’identità del sospettato, un uomo residente nella stessa area dei colpi messi a segno.