Suonerà “Tutta un’altra musica”, sabato 24 maggio, a Piario. Negli spazi esterni al Centro diurno disabili (Cdd) andrà in scena un evento interamente dedicato alle sette note con protagonisti gli ospiti dei servizi per persone con fragilità del territorio. Una giornata di concerti, teatro, mostre, fotografie, installazioni artistiche e laboratori.
«Si tratta di un progetto nato grazie a una serie di connessioni tra servizi del territorio, avviato con i fondi del Pnrr e che ha coinvolto la cooperativa “Lavorare insieme”, che attualmente gestisce il Cdd Piario, la cooperativa “Sottosopra” con il Cse, Centro socio educativo “Le Talpe” e lo Sta, Servizio territoriale Autismo. Partecipano inoltre il Patronato San Vincenzo di Clusone e, non da ultimo, la Fondazione Sant’Andrea», spiega Vita Di Stefano, del Cdd di Piario.
La manifestazione di sabato è dunque il frutto di diversi mesi di collaborazione con il coinvolgimento di varie realtà del territorio. «Quest’anno abbiamo scelto di lavorare insieme a scuole e associazioni sul tema della musica – prosegue Vita Di Stefano -. Crediamo fortemente che la musica crei legami e connessioni meravigliose, rappresentando il canale di comunicazione privilegiato per le persone con fragilità. Per questo motivo abbiamo organizzato una giornata all’insegna della musica, dei laboratori e delle esperienze musicali. Ci sarà la possibilità di costruire strumenti, di vivere esperienze di drum circle e di danzaterapia. I ragazzi metteranno in scena ciò che hanno realizzato all’interno dei servizi, mentre le scuole presenteranno le attività svolte insieme ai ragazzi dei servizi per le fragilità del territorio».
“Tutta un’altra musica” ha il patrocinio della Presidenza del Consiglio dei ministri, dell’Ambito 9 Alta Val Seriana e Val di Scalve, dei Comuni di Clusone e Piario e dell’Azienda socio sanitaria territoriale Bergamo Est. È prevista la partecipazione di artisti del territorio tra cui: Clown Didimo, Gruppo Amigos, Mirko & Sveva Sana, Leslie Abbadini e il Corpo Musicale San Pio X di Cene.
«Il nostro obiettivo, nell’ambito di questo grande progetto, era creare connessioni autentiche e realizzare quella che è la parola chiave del nostro tempo: l’inclusione. Inclusione significa aprire i nostri servizi, portare i nostri ragazzi fuori dalle strutture abituali, ma anche invitare le persone a conoscere le nostre realtà», conclude Vita Di Stefano.
Il programma prevede alle 10 l’accoglienza e l’apertura dell’evento. Alle 12.30 un momento di convivialità e poi dalle 14 spazio di nuovo alle note fino alle 18.