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Alzano, al Parco Montecchio un tuffo nel passato alla riscoperta dei cavalli

Il passo cadenzato degli zoccoli unito al rumore delle briglie e delle ruote dei carri hanno scandito una giornata in cui al Parco Montecchio di Alzano si è respirata l’aria di qualche decennio fa, grazie alla seconda edizione dell’evento “La Voce del Cavallo” andata in scena la scorsa domenica (11 maggio). Un’iniziativa realizzata dalla Fondazione Giusi Pesenti Calvi con il patrocinio e il sostegno di Regione Lombardia e del Comune di Alzano. Un’intera giornata dedicata al cavallo, tornato a essere protagonista del parco dopo i decenni in cui, grazie alla passione della famiglia Pesenti, nacque il Circolo Ippico Bergamasco, attivo fino al 1973.

«L’evento vuole proprio richiamare la forte tradizione equestre legata alla famiglia Pesenti, che qui iniziò ad allevare questi animali contribuendo poi a selezionare il cavallo da sella italiano – ha sottolineato Mariangela Carlessi, presidentessa della Fondazione –. Con questo evento vogliamo riportare i cavalli in un luogo che li ha accolti per anni, riscoprendo questi animali in tutte le loro sfaccettature, da quelle più nobili legate alla tradizione, con il concorso di eleganza, a quelle più legate al suo rapporto con gli esseri umani, anche in ottica futura con attività per i bambini».
Quest’anno, in particolare, per celebrare il centenario della nascita di Giusi Pesenti Calvi la sua Fondazione ha deciso di realizzare un evento ricco di proposte per tutte le età. Un’area del parco è stata adibita alle attività del gruppo Herzland Presolana, che hanno avvicinato i bambini al contatto con gli animali attraverso un percorso di consapevolezza e crescita personale grazie ai mini-cavalli di razza Falabella, provenienti dall’Argentina. Alcune di queste attività sono state proposte anche agli ospiti della casa di riposo. A contribuire anche la biblioteca, che ha realizzato una serie di letture laboratoriali per i più giovani secondo il tema della giornata.

Fondazione Pesenti Calvi, foto: Studio Nerida

Durante la mattinata ha però preso la scena l’iniziativa più suggestiva e caratteristica: il concorso di eleganza e tradizione degli attacchi. Una vera e propria sfilata di carri d’epoca (alcuni originali e altri fedelmente riprodotti) datati a partire dalla seconda metà dell’Ottocento, trainati da cavalli e guidati da concorrenti in abiti altrettanto storici. L’iniziativa, realizzata sotto l’egida del Gruppo Italiano Attacchi, ha coinvolto un totale di undici carri, valutati da una giuria internazionale in base a una serie di parametri tra cui l’eleganza, il portamento del cavallo e la fedeltà al periodo storico rappresentato. Grande entusiasmo da parte del pubblico per il concorrente alzanese Mauro Zanchi, mentre ad aggiudicarsi il premio speciale “Buone memorie” istituito dalla Fondazione Giusi Pesenti Calvi è stato l’esordiente Giuliano Lissoli, da Vimodrone in provincia di Milano.

Fondazione Pesenti Calvi, foto: Studio Nerida

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