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Lago d’Iseo: l’Oglio scarica troppo legname, budget al limite

Allarme tronchi per il lago d’Iseo. Il maltempo che ha colpito il territorio in questi giorni ha messo in stato di allerta la società  Manutenzione e promozione laghi (Mpl), partecipata dell’Autorità di Bacino Lacuale dei laghi Iseo, Endine e Moro. A preoccupare è il prevedibile arrivo a valle di grandi quantità di legname trascinato dal fiume Oglio, che sfocia proprio nel lago d’Iseo, causando ogni anno accumuli pericolosi per l’ambiente e la navigazione.

«Negli ultimi anni i volumi sono raddoppiati, così come i costi – sottolinea Alessio Rinaldi, presidente dell’ente sebino -. Ogni anno l’Autorità di Bacino e le province di Brescia e Bergamo mettono a disposizione 450mila euro per sostenere le operazioni di recupero del materiale».

I dati confermano questa tendenza preoccupante: dal 2021, quando furono recuperate 560 tonnellate di legname, la quantità è effettivamente raddoppiata. Nel 2023 le tonnellate raccolte sono state 1.158, mentre lo scorso anno il dato si è attestato a 1.133 tonnellate.

Parallelamente all’aumento dei volumi, crescono anche i costi di gestione del servizio. «Servirebbe aumentare l’investimento e portarlo da 450mila a 600mila euro – spiega Marco Terzi, amministratore di Mpl -. Le piene del fiume Oglio sono sempre più frequenti: solo lo scorso anno ne sono state registrate tre».

Nell’ultimo biennio, la soglia dei 450mila euro stanziati dagli enti è stata superata di 161mila euro complessivi. Nel bilancio di previsione, l’Autorità di Bacino ha comunque vincolato fondi per l’emergenza pari a 400mila euro.

«Serve agire alla svelta – conclude Rinaldi – poiché in assenza di un significativo incremento del budget già da quest’anno, ci potremmo trovare nella situazione di non avere le coperture finanziarie necessarie per fronteggiare i costi di rimozione».

Le dichiarazioni di Rinaldi e Terzi:

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