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L’Alto Serio non demorde: “Parte dei fondi Bim resti ai Comuni”

Municipio Gandellino

Sabato 23 maggio è in programma l’assemblea del Bacino imbrifero montano (Bim) del Serio che dovrà eleggere presidente e consiglio direttivo. In vista dell’appuntamento, i Comuni dell’Unione Alto Serio (Gandellino, Gromo, Valbondione e Valgoglio) hanno presentato un ordine del giorno per far sì che una parte delle risorse destinate al Bim resti sul territorio. “Chi possiede impianti idroelettrici in montagna versa da anni dei sovracanoni che confluiscono poi nel Bim – spiega la prima cittadina di Gandellino Flora Fiorina –. Dal 2013 una quota viene versata anche per gli impianti presenti in comuni sotto i 500 metri di quota. Negli ultimi anni c’è stato quindi un aumento di questi sovracanoni”. Fiorina mette in evidenza anche una crescita del cosiddetto “fondo di rotazione” del Bim per effetto dei vincoli imposti ai Comuni dal patto di stabilità. Da qui la proposta dei sindaci dell’Alto Serio, che chiedono di far restare nelle casse dei comuni il 9% dei sovracanoni. La prima cittadina di Gandellino mette in evidenza anche un altro aspetto. “Quando è stato costituito il Bim, i disagi che gli impianti idroelettrici creavano sul territorio erano stati compensati in termini occupazionali. Ma ora, con l’automatizzazione delle centrali, questa compensazione non esiste più. Così come non esiste l’indotto che veniva creato sul territorio. Ecco perché ora chiediamo una sorta di risarcimento”. “Non vogliamo però penalizzare nessuno – precisa Fiorina –. Le quote di ripartizione fra le varie aree resterebbero invariate, perché questi soldi verrebbero presi da fondi in più a disposizione del Bim”. Finora la proposta dell’Alto Serio non sembra aver incontrato il sostegno della maggioranza dei comuni ed è probabile che l’ordine del giorno venga bocciato.

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