Finiscono di nuovo in carcere i fratelli Sallaku, componenti di una famiglia albanese da tempo residente sulla sponda bresciana del lago di Iseo.
I carabinieri delle Compagnie di Breno e Clusone hanno dato esecuzione a un’ordinanza di misura cautelare nei confronti di sette persone: i cinque fratelli (in carcere) e due donne della famiglia, finite ai domiciliari. Il provvedimento trae origine dall’arresto eseguito il 5 novembre, quando a seguito di una perquisizione operata nella villa della famiglia a Sale Marasino, i militari avevano rinvenuto una valigetta contenente tre pistole e diverse munizioni, che era stata occultata all’interno di un’intercapedine del garage.
Tre fratelli erano stati rimessi in libertà dal Gip (gli altri due erano rimasti in carcere perché coinvolti in un’altra indagine) che aveva convalidato l’arresto, ma non aveva applicato alcuna misura cautelare, ritenendo che gli indizi raccolti non fossero pienamente univoci a ricondurre il possesso delle pistole a tutti i componenti della famiglia. Nella decisione del Giudice aveva avuto un peso determinante la confessione di uno dei fratelli, già in carcere perché arrestato ad ottobre. L’uomo si era assunto tutte le responsabilità in ordine al possesso delle armi da fuoco.
Nel frattempo, i carabinieri hanno continuato ad indagare, coordinati dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Brescia, non credendo che solo uno dei fratelli sapesse delle armi in garage. Sulla scorta degli accertamenti è stata emessa la nuova ordinanza di misura cautelare.