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Onore e cultura, sfida vinta anche con la seconda edizione

Con la serata di domenica 17 luglio dedicata a “eroi e combattenti che hanno fatto l’Italia” si sono spenti i riflettori sul palco del Festival “Onore e Cultura”, appuntamento culturale organizzato dall’Amministrazione comunale di Onore con il supporto operativo dell’Infopoint Borghi della Presolana (rete Promoserio). Anche per la seconda edizione dell’evento si può parlare di sfida vinta.

Durante le quattro serate, un filo conduttore a connettere gli interventi dei relatori: la Patria, così come è stata cantata, dipinta, pensata, narrata da diversi intellettuali e artisti. Al timone, il professore e storico Marco Cimmino, coordinatore scientifico del Festival e moderatore, che ha saputo dialogare con gli ospiti presenti e mantenere alta l’attenzione di un pubblico sempre numeroso, inaugurando giovedì 14 l’edizione 2022 insieme al professore Stefano Corsi con un approfondimento letterario. Venerdì 15 luglio Cimmino ha sostituito il professor Giovanni Valagussa che, a causa della positività al Covid-19, ha dovuto rinunciare alla partecipazione alla seconda edizione del Festival. L’inconveniente della seconda serata non ha intaccato il programma, proseguito come da scaletta con l’intervento sabato 16 luglio del professor Giuseppe Parlato su filosofi e intellettuali e quello di domenica 17 luglio con il professor Francesco Brighenti e il gran finale, in occasione del 150esimo anniversario della fondazione del Corpo degli Alpini.

«Anche quest’anno il festival si è confermato un successo; lo abbiamo capito subito dal sold out di tutte le sere e con un finale emozionante alla presenza di tanti alpini e rappresentanti del consiglio sezionale della sezione A.N.A. di Bergamo. Sempre numeroso il pubblico presente nello spazio allestito presso il piazzale nonostante gli argomenti trattati non fossero del tutto semplici – spiega il Marco Cimmino – Quest’anno poi l’organizzazione è stata più complicata perché non avevamo un tema monografico facilmente collegabile a una ricorrenza, come era stato per Dante l’anno scorso. Ma abbiamo ragionato e alla fine siamo riusciti a declinare il tema della patria in una serie di interventi calibrati, che hanno restituito un quadro composito ed esauriente, che ha reso bene l’idea dell’Italia da inizio ‘800 ad oggi e della complessità della patria intesa come Stato e come nazione. Nella serata finale è stato bello sottolineare come gli Alpini siano un riferimento importante per le Amministrazioni comunali, con le quali esistono sinergie profonde per quanto riguarda il volontariato e la gestione del territorio».

Molto soddisfatto il sindaco di Onore, Michele Schiavi, che con tutto il suo team ha lavorato per mesi all’evento, nella speranza – ora diventata certezza – di poter regalare ai concittadini e turisti l’occasione di avvicinarsi alla storia e al mondo del sapere in maniera piacevole e originale. La proposta integra diversi linguaggi e si apre anche alle arti performative grazie alle introduzioni suggestive con letture teatralizzate di passi importanti della letteratura italiana, a cura di Teatro Minimo.  Commenta Schiavi: «Il Festival si conferma un appuntamento fisso dell’estate in Alta Val Seriana. La nostra sfida rimane sempre la stessa: dimostrare che si può fare cultura di qualità anche in un piccolo paese di montagna»..

Il Festival Onore e Cultura è stato reso possibile grazie al sostegno di Regione Lombardia e con il patrocinio della Provincia di Bergamo e della Sezione Ana di Bergamo.

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