Notizie

Albino, a Vall’Alta una piazza per ricordare don Berto Nicoli

Piazza don Berto a Vall'Alta

“Sono nato molto povero e in seminario sono stato mantenuto dalla povera gente del mio paese, specialmente dalla mia contrada di Grumelduro”, raccontava monsignor Roberto (don Berto) Nicoli. La gente del suo paese, Vall’Alta di Albino, non l’ha mai dimenticato e ora ha voluto dedicargli anche una piazza.

La cerimonia d’intitolazione si è svolta nel decimo anniversario della sua morte, al termine della messa celebrata nella chiesa parrocchiale e presieduta da monsignor Eugenio Coter, vescovo di Pando in Bolivia. La targa che riporta il nome e la fotografia di don Berto è stata scoperta dal sindaco di Albino Fabio Terzi e dal parroco di Vall’Alta don Daniele Belotti. Questo il momento più significativo, e più atteso, della giornata di festa interamente dedicata al primo prete bergamasco inviato in Bolivia.

Nato a Vall’Alta il 17 settembre 1923, ordinato sacerdote nel 1946, don Berto Nicoli partì per l’America Latina nel 1962. Il vescovo di La Paz si era rivolto direttamente a Papa Giovanni XXIII per avere qualche sacerdote che portasse il vangelo in mezzo ai poveri della capitale boliviana. In Bolivia Don Berto Nicoli ha costruito case, chiese, scuole. Alla fine degli anni Settanta diventò pure sindaco di Sacaba. Tornò in Italia nel 1988 per diventare superiore del patronato San Vincenzo di Bergamo. Ma appena possibile, nel 2000, si trasferì di nuovo in Sudamerica. In Italia rientrò solo per motivi di salute, nel 2004, e morì l’anno dopo, il 13 giugno 2005.

Di lui in Bolivia resta “la concretezza dell’amore di Dio che diventa aiuto alle persone. Il senso profondo della fede, perché non bastano i beni materiali se non abbiamo valori nel cuore e un Signore in cima a cui affidare la vita. Il segno di un sindaco che non ha rubato e che è stato capace nella concretezza di risolvere problemi. E un pastore disponibile sempre per la preghiera e le confessioni”, ha detto monsignor Eugenio Coter. Il vescovo di Pando ha anche auspicato che presto venga scritto un libro o realizzato un film per far conoscere la vita di don Berto.

“È stata la volontà unanime della comunità di Vall’Alta che ha spinto l’Amministrazione comunale a sposare in pieno l’idea di intitolare questa piazza a don Berto – ha detto il sindaco di Albino Fabio Terzi -. Questa giornata è importante non solo per la comunità di Vall’Alta, ma per tutta la città di Albino”.

Il corpo di don Berto Nicoli riposa in Bolivia, nel santuario di Melga, dopo che la chiesa boliviana ha chiesto ai parenti di poterlo riavere nella terra per cui tanto si era speso. “Tutto ciò che ho fatto – diceva don Berto -, l’ho fatto per amore. Todo por amor”.

Condividi su:

Continua a leggere

Gromo, sconto sulla Tari a chi non ha le slot machines
Sovere, inaugurata la sede del nucleo Ana di protezione civile