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Gandellino, aiuti alle giovani coppie. Anche “di fatto”

Municipio Gandellino

Uno dei problemi che i piccoli paesi di montagna si trovano ad affrontare è quello dello spopolamento. Sono soprattutto i giovani ad andarsene per cercare opportunità che magari non trovano a casa loro. Una tendenza che l’Amministrazione comunale di Gandellino ora cerca di invertire con una serie di misure.Vorremmo che i ragazzi rimanessero ad abitare nei nostri paesi – esordisce la prima cittadina Flora Fiorina –. Qui la qualità della vita è migliore di quella offerta dalle grandi città e, al giorno d’oggi, l’uso di internet permette anche di svolgere attività lontano dai grossi centri. Il problema è che per costruire o acquistare casa i giovani si trovano in grosse difficoltà se non possono ricorrere all’aiuto dei genitori”. Per questo, prosegue il sindaco, “abbiamo deciso di andare incontro a quei giovani che vogliono rimanere sul territorio, che decidono di mettere su famiglia o vivono come coppia di fatto”. Nessuna preclusione, quindi, anche per persone dello stesso sesso. L’obiettivo è andare incontro ai giovani, alle loro esigenze. Agevolare interventi sulle abitazioni. “Abbiamo deciso per loro di ridurre di circa il 50% gli oneri di urbanizzazione”. Ma gli aiuti non si fermano qui. “Stiamo anche studiando un tipo di intervento per favorire le attività commerciali, in modo che per i primi 5 anni non abbiano tante spese da affrontare e possano impegnare il piccolo capitale a disposizione proprio per l’attività”. La prima cittadina si rivolge direttamente ai giovani: “Se noi amiamo il nostro territorio e continuiamo a viverlo, è chiaro che i nostri paesi possono crescere. Ma se i giovani se ne vanno, i nostri paesi finiranno per morire. Non basta venire in vacanza e chiedere che il territorio offra servizi. Se nei paesi rimangono solo i vecchi, ovviamente servizi non ne possono più dare”. Resta da chiarire che cosa si intende per giovani. “Abbiamo fissato come limite d’età 38 anni. All’interno della coppia basta che uno dei due abbia meno di 38 anni – risponde il sindaco –. So che può sembrare un limite alto, ma i nostri ragazzi finiscono gli studi tardi, impiegano poi qualche anno a trovare lavoro e si trovano in difficoltà ad avere dei soldi da impegnare in immobili o per aprire attività commerciali”.

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