Venerdì a Lizzola è scoppiata una lite in paese tra alcuni dei migranti che sono ospitati nella frazione. Un episodio che ha generato preoccupazione fra i residenti. In seguito all’accaduto, sabato Walter Semperboni, candidato sindaco alle ultime elezioni, ha chiesto con insistenza un incontro alla prima cittadina di Valbondione Sonia Simoncelli. Incontro che poi si è svolto in Comune alla presenza, tra gli altri, del comandante della stazione dei carabinieri di Ardesio Massimo Brussatto e dalla capogruppo della minoranza consiliare Romina Riccardi. Il sindaco ha comunicato di aver scritto al prefetto di Bergamo Francesca Ferrandino. “Visto l’episodio accorso a Lizzola in data 26 giugno 2015, dove i migranti ospiti hanno creato disordini su aree pubbliche, generando panico e preoccupazione diffusa tra i residenti, con la presente sono a sollecitare nuovamente la situazione di criticità che si sta evidenziando sempre più frequentemente”, si legge nella nota inviata in Prefettura. “Come responsabile della sicurezza pubblica, ho l’obbligo di salvaguardare la comunità”, prosegue la prima cittadina. Sonia Simoncelli chiede quindi che il prefetto “intervenga d’urgenza con un provvedimento volto a ridurre il numero di migranti ospitati a Lizzola”. Si tratta del secondo sollecito inviato dal sindaco. Il primo era partito da Valbondione il 22 maggio, in seguito alla protesta in strada di un gruppo di migranti. Già allora la prima cittadina aveva chiesto di “spostare da Lizzola tutti i migranti attualmente alloggiati, considerare la possibilità di ospitare al massimo 50 migranti dai nuovi arrivi” e “non autorizzare l’apertura di altre strutture di accoglienza nel territorio di Valbondione”. Il prefetto ora si è impegnato a soddisfare due di queste richieste, come annunciato dallo stesso sindaco sabato nell’incontro in Comune.
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