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4 novembre: festa di pace e unità a Lovere

Solenni celebrazioni questa mattina a Lovere per la festa dell’Unità d’Italia e la giornata delle Forze Armate. I ragazzi delle scuole si sono trovati presso piazza Martiri della Libertà per raggiungere in corteo il Parco delle Rimembranze e della Pace.

4 novembre a Lovere

Presso il parco gli studenti hanno letto alcuni scritti di soldati che hanno preso parte al primo conflitto mondiale, ha fatto seguito, prima della deposizione della corona al monumento dei caduti, il discorso commemorativo del sindaco Giovanni Guizzetti.

Il sindaco di Lovere Giovanni Guizzetti
Il sindaco di Lovere Giovanni Guizzetti

«La prima guerra mondiale – ha detto il primo cittadino nel suo discorso – è un conflitto che, se pur distante un secolo da noi, resta paradigmatico per l’immane numero di vite spezzate, di privazioni e sacrifici compiuti. La festa del 4 novembre venne istituita per celebrare la vittoria dopo tre anni di terribili combattimenti, ma ha saputo comprendere negli anni un significato più compiuto e consono, lontano dai trionfalismi, più vicino al senso di nazione e onore di chi ha contribuito a crearla. Quindi non soltanto sui campi di battaglia, ma anche a tutti coloro che oggi ne costudiscono l’integrità e la sua difesa. Per questo non solo vittoria, ma celebrazione della nostra unità e celebrazione delle Forze Armate proprio e soprattutto oggi in cui molteplici sono i segnali di lacerazione e divisione in cui troppo presto si dimenticano gli sforzi di chi l’Italia l’ha costituita e ricostruita una seconda volta, i sacrifici dei caduti nelle strade a lottare contro il crimine a difesa di tutti noi e in difesa della pace e per i valori di libertà e democrazia in terre lontane e in guerre ingiuste. Oggi è il momento di riaffermare questi valori e ancora di più di rappresentarli nei ruoli che ciascuno di noi svolge per professione o scelta. Oggi è l’Italia della solidarietà che dobbiamo valorizzare, l’Italia del confronto e non dello scontro, l’Italia del cittadino e delle Istituzioni sullo stesso piano, l’Italia di tutti coloro che ogni giorno compiono il proprio dovere onestamente, oraggiosamente e in silenzio. È questo il modo equilibrato e veramente composto con il quale ogni giorno milioni di italiani creano un profondo legame che unisce le nostre generazioni a quelle diverse di allora,  lontane, vissute in contesti diversi, ma tutte alla fine italiane».

I ragazzi delle scuole hanno quindi liberato in cielo palloncini con frasi dedicate alla pace.

I palloncini liberati in cielo dai bambini
I palloncini liberati in cielo dai bambini

In corteo si è quindi raggiunto il sacrario dei caduti, qui l’alzabandiera, la deposizione della corona d’alloro e la Santa Messa celebrata dal parroco don Giacomo Bulgari. A Lovere si è deciso di non rinviare alla domenica la ricorrenza del 4 novembre per favorire l’adesione dei ragazzi delle scuole, destinatari dei messaggi di pace e unità.

Lovere 4 novembre

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