È la musica sacra per eccellenza: melodie che portano al cuore del cristianesimo. Presto sarà possibile ascoltarla anche in Val Seriana. A Gandino ha infatti iniziato il suo cammino la Schola gregoriana «Regina Martyrum». Un progetto nato dalla corale «Luigi Canali» per andare alla ricerca «di una musica sacra rivestita di una certa dignità e in aderenza allo spirito della liturgia», spiega il direttore Marco Guerinoni.
«Se oggi vogliamo proporci con una certa qualità nella musica, soprattutto con una sorta di riguardo e rispetto al Messale – prosegue Guerinoni –, dobbiamo partire da quello che il Concilio Vaticano II ha proposto e definito come il “canto proprio della chiesa romana”. Non dandogli una connotazione artistica, di bellezza, ma dicendo proprio che il gregoriano è espressione della parola della chiesa, perché fondamentalmente è Parola di Dio». Del resto, il repertorio gregoriano «abbraccia all’incirca mille anni di storia della musica e nasce con la religione stessa, per solennizzare e amplificare la Parola di Dio».
Ma cosa si intende per canto gregoriano? «Detto in termini molto semplici: prevalentemente voci solo maschili (anche se può essere affrontato da voci femminili, pensiamo solo al coro “Ars Nova”), senza accompagnamento d’organo e con un uso solo per la liturgia. Il gregoriano trova nella liturgia, nella santa messa o nell’ufficio dei vespri, la sua realizzazione», spiega ancora il direttore della corale di Gandino.
La Schola gregoriana «Regina Martyrum» parte in modo sperimentale. «Abbiamo affidato ai nostri coristi, e a qualche simpatizzante esterno che sta entrando, un fascicolo con una serie di brani gregoriani, un cd per permettere ad ognuno di studiare a casa in autonomia e una volta al mese faremo una prova d’insieme. È una proposta rivolta soprattutto a chi ha già un po’ di pratica nel canto corale – osserva Marco Guerinoni –. Se qualcuno intendesse unirsi al nostro gruppo o volesse avere informazioni può chiamarmi al 3408205418 oppure chiedere ai coristi della corale di Gandino. Al momento ancora per qualche mese non canteremo in nessuna liturgia, ci prenderemo un po’ di tempo per studiare».