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L’artista Christo presenta “The Floating Piers”

Dal 18 giugno al 3 luglio 2016 il lago d’Iseo vivrà un momento storico. Grazie al genio dell’artista di fama internazionale Christo il Sebino avrà un’occasione di visibilità internazionale. Dopo avere impacchettato monumenti ed edifici (tra i quali anche il palazzo del Reichstag a Berlino) e creato incredibili installazioni in giro per il mondo, Christo ha trovato in Italia le giuste sponde per un progetto che da anni cercava di realizzare “The Floating Piers”. I pontili galleggianti erano già da tempo tra i progetti dell’artista, avrebbero potuto collegare negli anni 70 le rive del Rio de la Plata in Argentina o nel 1995 i quartieri della Baia di Tokio in Giappone. Il progetto non è mai stato dimenticato e Christo, ormai ottantenne, negli anni scorsi ha visitato in gran segreto i quattro laghi del nord Italia scegliendo per il suo progetto proprio il lago d’Iseo e Montisola.

“Sono tornato a visitare i quattro laghi che già conoscevo bene – spiega l’artista dopo l’incontro pubblico organizzato con l’amministrazione comunale a Pisogne -, ma solo un lago aveva l’unica situazione che cercavo, un’isola con 2000 abitanti. Volevamo realizzare un’opera d’arte che collegasse la terra all’isola per permettere alle persone di camminare sull’acqua. Principalmente costruiamo una struttura che non è un normale ponte, non è un barcone e quando cammini su questa superficie hai l’acqua sotto i piedi con vicino le onde del lago. È veramente una speciale sensazione che nessun altro materiale galleggiate può dare”.

70.000 metri quadrati di luccicante tessuto giallo, sostenuto da 200.000 cubi galleggianti in polietilene e ben ancorati al fondale del lago, permetteranno di collegare l’isola a Sulzano. Una passerella larga sedici metri e lunga tre chilometri che consentirà di raggiungere anche l’isoletta di San Paolo. L’installazione prevede anche la copertura delle banchine e i camminamenti adiacenti alla passerella per una lunghezza di oltre un chilometro e mezzo.

Christo a Pisogne

Un progetto per il quale non si è badato a spese. “Paghiamo per i nostri progetti, questo progetto costa milioni di dollari, ma dobbiamo dire che l’arte può richiedere di avere del denaro e di spenderlo per fare queste cose”. Al termine dei sedici giorni dell’installazione, tutto verrà smantellato e i materiali saranno riciclati industrialmente.

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