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Specie protette, la Polizia provinciale scova trappole e reti

Il Nucleo ittico venatorio del Corpo di polizia provinciale ha messo in atto nuove azioni di prevenzione e controllo a tutela della fauna selvatica. Le operazioni, attuate anche a seguito di richieste di intervento giunte alla sala operativa, hanno portato al sequestro di trappole metalliche a scatto denominate «Sep», reti da uccellagione del tipo a tramaglio per 60 metri complessivi, una gabbia-trappola per ungulati, panie ed esemplari di specie protette illecitamente detenuti.

A Oltre il Colle, in un bosco in località Zorzone, gli agenti del Nucleo ittico venatorio hanno rinvenuto e sequestrato una rete per uccellagione di 10 per 2 metri, installata per la cattura di avifauna; intrappolati nella maglia della rete sono stati trovati due esemplari di pettirosso. Anche ad Adrara San Martino, in località Collepiano, gli agenti hanno rinvenuto un impianto di cattura a fine di uccellagione, costituito da una rete del tipo a tramaglio di 10 per 1,80 metri di altezza. All’interno della rete erano presenti un pettirosso e una capinera, ambedue esemplari protetti. L’autore del reato è stato identificato e gli agenti hanno provveduto al sequestro di una rete da uccellagione e dell’avifauna.

A Gaverina Terme, località Faisecc, gli agenti hanno sequestrato una rete verticale del tipo a tramaglio di 10 per 1,80 metri di altezza con maglia di 20 per 20 millimetri. Nel territorio di Gandosso, in località cimitero, gli agenti hanno invece rinvenuto un impianto di cattura di avifauna selvatica, costituito da trappole metalliche a scatto denominate «Sep». L’autore è stato identificato mentre ricaricava le trappole e le riposizionava, dopo aver estratto volatili ormai morti. Gli agenti hanno sequestrato otto trappole metalliche a scatto e due esemplari di pettirosso e liberato delle esche vive. Contestualmente gli agenti sul posto hanno rinvenuto in una voliera tre fringuelli che, al controllo, sono risultati detenuti illegalmente e una rete a tramaglio di 30 per 1,80 metri di altezza, oggetto di cui è vietata la detenzione. La rete è stata sequestrata, i fringuelli liberati.

Sempre a Gandosso, località Prato negro, in un sentiero del bosco, gli agenti hanno rinvenuto e sequestrato una gabbia-trappola di ferro per la cattura di fauna selvatica. Nello stesso comune, in località Pitone, a seguito di una segnalazione, è stato trovato un impianto di cattura costituito da due panie invischiate e gabbie contenenti quattro lucherini, esemplari di avifauna protetta, utilizzati come richiami. Nel corso del controllo sono state rinvenute anche quattro passere scopaiole e una rete da uccellagione di tipo a tramaglio per la cattura di volatili. Gli agenti, identificato l’autore dei reati, hanno proceduto al sequestro delle panie, della rete e dell’avifauna per un totale di otto esemplari. Quest’ultimi sono stati consegnati al Centro recupero animali selvatici Wwf di Valpredina a Cenate Sopra in vista di una successiva liberazione.

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