L’Avis bergamasca festeggia 70 anni. Lo storico traguardo verrà celebrato con i 500 delegati, i presidenti dei 159 gruppi comunali e le istituzioni. L’appuntamento è per sabato 2 aprile al Centro Congressi Papa Giovanni XXIII di Bergamo: dalle 14,30 alle 18,30 si terrà l’assemblea provinciale, mentre a partire dalle 20,30 la cerimonia del 70° con la premiazione dei donatori emeriti e gli interventi delle autorità.
L’assemblea prenderà il via con il bilancio 2015 e le prospettive future dell’associazione illustrate dal presidente provinciale Oscar Bianchi. L’Avis è articolata in 159 sezioni comunali, con oltre 35.000 donatori attivi e 69.378 donazioni di sangue e plasma. Nel 2015 sono state avviate anche le nuove modalità di accesso alla donazione, solo mediante prenotazione, nelle unità di raccolta periferiche.
«Un vero e proprio cambiamento culturale e organizzativo finalizzato a rispondere con sempre maggior efficacia ai bisogni dei malati – sottolinea il presidente Oscar Bianchi – a cui i nostri donatori hanno risposto immediatamente e con la consueta generosità. Del resto non mi stupisco. I nostri 70 anni di storia dimostrano che l’Avis ha sempre saputo rispondere in modo etico e responsabile alle mutate esigenze e caratteristiche della società e del sistema sanitario. Talvolta precorrendo i tempi e interpretando al meglio gli scenari futuri. E, in questo, ritengo sia stato determinante il ruolo delle Avis comunali che, con il loro impegno sul territorio hanno saputo, a volte con qualche difficoltà, recepire i cambiamenti in atto e, soprattutto, accompagnare i donatori in questo delicato percorso».
Lo scorso anno ha rappresentato anche il primo di gestione in regime di accreditamento (Avis provinciale Bergamo è stata tra le prime realtà italiane a rispondere alla normativa europea) di tutte le 10 sedi di raccolta dislocate sul territorio provinciale: oltre al Centro del Monterosso a Bergamo anche le articolazioni organizzative periferiche (Aop) che si trovano presso gli ospedali di Calcinate, Gazzaniga, Piario, Ponte San Pietro, Romano di Lombardia, Sarnico, San Giovanni Bianco, Trescore e Zingonia. E questo ha significato anche investimenti per l’adeguamento delle strutture. Come quella di Clusone, aperta alcuni mesi fa. Attualmente sono in corso di definizione gli accordi con le strutture ospedaliere per la sistemazione (da concludersi entro il 2016) delle sedi di Gazzaniga, Sarnico e Trescore. In dirittura d’arrivo anche quella di Zingonia che dovrebbe essere operativa sempre a fine anno.
Nel 2015 è stato inoltre rilanciato il ruolo del gruppo Giovani, con particolare riguardo alla formazione della futura classe dirigente per accrescerne le competenze sulle tematiche associative e sanitarie. Per quanto riguarda infine la tutela della salute dei donatori e della cittadinanza sono stati implementati i progetti di prevenzione delle patologie mammarie e delle trasfusioni a domicilio.
Oltre al bilancio di un anno, sabato sarà possibile ripercorrere le tappe principali della storia dell’Avis bergamasca con la serata che prenderà il via alle 20,30. Da oggi, inoltre, scatta la nuova campagna «Il rosso che ci dona». Un’iniziativa realizzata grazie alla collaborazione di 70 donatori (come gli anni di fondazione) che si sono resi disponibili per un set fotografico con l’obiettivo di sensibilizzare alla donazione di sangue. Lungo le strade della città di Bergamo si potranno trovare i vari poster della campagna. Dal sito di Avis provinciale i donatori vengono anche invitati a segnalarli con una foto sulla bacheca Facebook di Avis.
L’intervista al presidente Oscar Bianchi: