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THIRTEEN STARS The White Raven

Chi ha avuto modo di presenziare ad un concerto del recente tour the The Quireboys in Italia nel mese di febbraio avrà avuto modo di scoprire ed apprezzare in qualità di opener questi quattro rockers inglesi che hanno da poco pubblicato l’album d’esordio. Ammetto di essere stato positivamente colpito dalla resa live della band, che mischia influenze classic rock ( tra Bad Company, Free e Led Zeppelin ) ad una certa vena southern.

Thirteen Stars featuring Hoss Thompson, left, will headline Roxxing Night at Monroes Bar in Workington on Boxing Day

“The White Raven” si apre con “Beautifully Numb”, pezzo molto alla Quireboys che poi lascia spazio a “Circus Of Dreams” canzone dalle atmosfere sudiste in cui abbiamo modo di apprezzare la voce calda di Hoss Thompson e con un bridge centrale molto legato alla tradizione rock britannica degli anni ’70. “Tired of Waiting” è stata scelta come singolo e si fa apprezzare per un approccio sbarazzino che ricorda i grandi Thunder, così come “If You’re Gonna Break My Heart” che dal vivo risulta essere uno dei pezzi più apprezzati per via di un coro molto indovinato. E se “Daddy’s Girl” deve ancora molto a Spike e soci, “Fool’s Heart” è invece un ottimo hard/blues in cui spicca l’ottimo lavoro alla chitarra della coppia Thompson/Sedgwick, unito a quello della robusta sezione ritmica formata da Ryan Bell e Andy Bates ( batterista quest’ultimo dotato di una “botta” non indifferente in sede live ). Si torna a percorrere i sentieri del southern rock in “Long Drop Short Stop”, mentre la chiusura è affidata a “Rocka Bye Baby”, altra bella canzone con un mood molto seventies. Ottimo esordio, non fatevi fuorviare dalla copertina molto “psichedelica”, qui troverete solo del buon vecchio e sano rock’n’roll.

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