Scatta il verde e inizia il conto alla rovescia: 59, 58, 57 e così via. Stessa cosa per il giallo (ma in questo caso i secondi sono 5) e il rosso. Da alcuni giorni i semafori di Albino sull’ex provinciale della Valle Seriana funzionano col timer. Una misura introdotta con l’intenzione di aiutare gli automobilisti.
«Questo tipo di dispositivo è stato omologato dal Ministero solo dal mese scorso, prima era uno strumento non previsto dal codice della strada – spiega il comandante della Polizia locale, Giuliano Vitali -. Li abbiamo messi anche per richiamare l’attenzione degli automobilisti su impianti dove ci sono sistemi che rilevano il passaggio con il semaforo rosso».
Gli impianti interessati sono quelli di Comenduno e di Albino centro, nei pressi della stazione. «L’obiettivo è dare agli automobilisti le condizioni migliori possibili per evitare quel senso di timore che molti hanno quando attraversano un semaforo con il sistema di rilevamento». La possibilità di sapere, attraverso il timer, quanti secondi mancano alla comparsa del giallo o del rosso dovrebbe quindi aiutare a decidere come comportarsi.
Inoltre, precisa il comandante della Polizia locale, «il sistema di rilevamento sanziona solo i veicoli che transitano col semaforo rosso quando si trovano prima della linea trasversale di arresto. Vengono scattate due foto: una prima della linea e una dopo il passaggio. Quindi la sanzione scatta solo per chi passa con il semaforo rosso pieno». Come a dire: non c’è la volontà di dar le multe o di far cassa, ma di garantire il rispetto del codice della strada e sanzionare solo chi consapevolmente infrange la norma.
Gli stessi timer hanno come finalità «la trasparenza e la sicurezza stradale», aggiunge Vitali. Il comandante annuncia che presto i dispositivi saranno montati, in via sperimentale, anche su alcuni semafori del centro (ad esempio, quello di fronte al municipio). In questo caso, c’è anche un altro obiettivo: «Sapendo in anticipo quanto deve aspettare prima del verde, l’automobilista può spegnere il motore e ridurre così le emissioni nei centri abitati».
