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Bigoni costretto a lasciare la Comunità montana. E ora?

Alberto Bigoni

«Pensavo a un’uscita di scena più graduale». La prende con ironia, l’ex sindaco di Ardesio Alberto Bigoni. Il risultato delle amministrative, in effetti, lo fa passare direttamente dalla poltrona di primo cittadino ai banchi della minoranza.

«Avevo calcolato, male evidentemente, di poter accompagnare Simone Bergamini nei primi mesi da sindaco e poi gradualmente fare il semplice consigliere di maggioranza – prosegue Bigoni -. La realtà non è questa, perché gli elettori hanno deciso un’uscita di scena molto più repentina e quindi non posso che fare il migliore “in bocca al lupo” alla nuova amministrazione guidata dal sindaco Yvan Caccia».

Il risultato di Ardesio ha però ripercussioni anche sulla Comunità montana Valle Seriana. Bigoni sarà infatti costretto a lasciare la presidenza. «Per potervi accedere bisogna essere consigliere di maggioranza in uno dei 38 Comuni. È evidente che questo requisito io non ce l’ho più, quindi la mia esperienza, positivissima, termina qui», spiega l’ex sindaco di Ardesio.

Cosa succederà adesso? Bigoni risponde limitandosi all’aspetto prettamente tecnico: «Il presidente dell’assemblea, il sindaco di Nembro Claudio Cancelli, ha convocato l’ufficio di presidenza per questo venerdì e lì verrà decisa la data dell’assemblea che avrà il compito di eleggere il nuovo direttivo». L’intenzione è quella di far presto: durante l’ultima assemblea Cancelli ha detto di voler completare questo passaggio prima delle ferie.

Clusone, Comunità montana
La sede della Comunità montana di Clusone

Fin qui, appunto, l’aspetto tecnico. Ma il problema è soprattutto politico. I risultati delle amministrative di domenica sembrano mettere in discussione gli equilibri della Comunità montana. L’ente è retto da una maggioranza formata da sindaci vicini a Pd e Ncd, più alcuni di liste civiche e l’eccezione di Clusone. Eccezione perché l’amministrazione è di centrodestra, il sindaco della Lega, ma la Lega in Comunità montana è in minoranza (tranne Clusone, appunto). Il primo cittadino Paolo Olini, però, l’altra sera nello speciale di Antenna2 dedicato alle elezioni, ha detto: «Ci sarà da cambiare un po’ clima anche in Comunità montana», facendo intendere che forse questa «strana alleanza» è finita. Inoltre, con i successi di Caccia ad Ardesio e di Angelo Migliorati a Castione, il Carroccio vede aumentare il suo peso anche nell’ente sovraccomunale.

Difficile prevedere cosa accadrà. L’impressione è che né centrodestra né centrosinistra abbiano i numeri per governare. Potrebbe essere necessario trovare una figura capace di fare sintesi oppure rimescolare le carte, magari con l’aiuto di amministrazioni non troppo connotate politicamente. I primi contatti sono già stati avviati, ma dalle confidenze di alcuni sindaci trapela preoccupazione: la Comunità montana pare un rebus difficile da risolvere. Importante sarà soprattutto evitare una fase di stallo.

Bigoni, costretto a starsene fuori dai giochi, pensa ormai solo al suo Comune: «Ho apprezzato molto le parole con le quali Caccia ha auspicato una collaborazione. Noi faremo la nostra parte con una minoranza precisa e puntuale», sostiene. E non perde tempo a calarsi nel nuovo ruolo, commentando le parole del nuovo primo cittadino di Ardesio nell’intervista rilasciata ieri ad Antenna2 e MyValley.

«Non è vero che non ci sono i soldi per gli stipendi ai dipendenti. I soldi ci sono, ma bisogna anche saperli trovare in bilancio: sono pronti per essere trasferiti all’Unione. Dalle parole di Caccia sembra che abbiano intenzione di mettere in stand-by l’Unione (con Piario e Villa d’Ogna, ndr). Quindi, con lo strumento della variazione di bilancio, dovranno liberare quelle risorse da “trasferimento” a “spese per il personale”. Gli strumenti ci sono, i soldi ci sono, bisogna solo mettere in carreggiata la macchina per poter andare avanti in quella nuova direzione che, apprendiamo, la nuova amministrazione vuole dare a questo ente sovraccomunale».

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