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Il lino a Nasolino dopo 80 anni

Anche i terreni impervi delle nostre montagne possono dare soddisfazioni: lo sanno bene quelli dell’associazione Grani Asta del Serio che anche quest’anno raccolgono i frutti del loro lavoro. Dopo circa 80 anni a Nasolino si sta infatti mietendo il lino.

«Sono contentissimo – afferma il presidente dell’associazione Grani Asta del Serio Andrea Messa – in quanto anche il lino è uno dei grani su cui stiamo investendo. Tutti noi lo conosciamo in quanto fibra, ma l’importanza dal punto di vista alimentare e veterinario dall’utilizzo dei grani è nota a pochi, ma non per questo è una coltura meno importante». 

Le fioriture di lino a Nasolino
Le fioriture di lino a Nasolino

Il percorso affrontato nei mesi scorsi non è stato semplice soprattutto in virtù della scarsità di informazioni pratiche a disposizione. «Non ho trovato grandi esperienze – continua Messa -: mentre per gli altri grani ho incontrato anziani che ancora si ricordavano e avevano anche qualche consiglio, non sono stato in grado di raccogliere testimonianze sulla coltivazione del lino anche se in tutte le nostre case si trovano ancora gli attrezzi usati proprio per questa coltura». 

«Sono quindi partito con questa sperimentazione da zero – racconta – e ho messo in pratica l’esperienza raccolta nella zona di Cremona e Mantova. Abbiamo tuttavia incontrato qualche difficoltà: ad esempio ci siamo trovati a dovere integrare la coltivazione con una seconda semina il 20 di maggio essendo la prima stata rallentata dalle temperature inferiori ai 14 gradi».

Il lino si aggiunge così agli altri grani che l’Associazione sta cercando di reintrodurre nelle coltivazioni in montagna (vedi i risultati interessanti ottenuti con frumento, segale, orzo, farro, grano saraceno e varietà locali di granoturco).

Lino a Nasolino nei ripidi prati sotto alla chiesa
Lino a Nasolino nei ripidi prati sotto alla chiesa

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