Album of the week

The Union Of Sinners & Saints

Quando si parla di “Rock Cristiano” i nomi di Petra e White Heart sono tra i più importanti di una scena che racchiude al suo interno moltissime band di diversa estrazione sonora ma unite dal tipo di messaggio che viene affrontato nei testi. Un movimento questo che vede negli Stryper probabilmente la band più conosciuta, seguita a ruota proprio da Petra e White Heart, band che vedono diversi componenti coinvolti in questo progetto a nome Union Of Sinners & Saints.

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Infatti troviamo alla voce John Schlitt dei Petra e alla chitarra Billy Smiley dei White Heart, coadiuvati da Anhony Sallee al basso ( White Heart ) da Jason Fowler alla voce e chitarra, Jon Knox alla batteria ( White Heart, Idle Cure, Guardian ) e Jonathan Crone alla chitarra e tastiere. L’album si compone di dodici canzoni, nove scritte appositamente per questo progetto e tre recuperate dal passato. Ma andiamo con ordine, “Rise Up” apre il disco in grande stile, ottimo melodic rock sulla scia dei Petra con un ottimo Schlitt alla voce e con il breve solo affidato a Dan Huff ( Giant ), pezzo giocato molto su un coro di facile presa, grazie anche alle armonizzazioni vocali di Fowler e Smiley. Un bel riff di chitarra introduce “Brother To Brother”, brano che mi ha ricordato per certi versi gli ultimi Journey, con ancora Schlitt sugli scudi. La terza traccia è “Indipendence Day”, brano dei White Heart estratto da quello che probabilmente è il loro disco migliore ( e più conosciuto ), “Powerhouse” del 1990. La versione degli Union Of Sinners & Saints non di discosta molto dall’originale, ed è un piacere riassaporare certe sonorità e vedere come Schlitt si destreggia con sapienza anche su un brano come questo. Sonorità quasi southern in “Lone Soldier”, splendido pezzo arricchito dall’hammond di Michael W. Smith e dal pianoforte di Crone, brano emozionante e ricco di pathos che si pone tra i migliori dell’intero lotto. Si prosegue con “The Things We Do” in cui Schlitt duetta con John Ellis dei Tree 63′, in un dei brani più hard rock del disco e con “Old Guys Rule”, vera e propria dichiarazione d’intenti….e come dare torto a questi illustri “vecchietti” ? Dopo aver recuperato un pezzo dei White Heart i nostri si cimentano anche in grande classico dei Petra, “Beyond Belief”, estratto dall’omonimo album ( sempre del 1990 ) e lo fanno ovviamente molto bene, rendendo il giusto omaggio ad un disco strepitoso. Si va verso la fine con “My Offering”, quasi una preghiera in musica e “Bittersweet”, pezzo roccioso in cui Schlitt duetta con Fowler, in possesso quest’ultimo di un ugola più “sporca” ma ugualmente convincente e in cui troviamo ancora l’ospite Dan Huff a piazzare un solo da applausi. Si chiude con “Christ The Lord Is Risen Today”, in origine un gospel trasformato qui in un rock’n’roll ad alto voltaggio grazie anche al contributo del bassista dei Megadeth Dave Ellefson. Un esordio con i fiocchi, e visto la caratura dei musicisti coinvolti non certo una sorpresa.

 

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Tempi Supplementari 12 settembre 2016
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