Album of the week

FIVE FINGER DEATH PUNCH – F8

Ci eravano lasciati un paio d’anni fa con “And Justice For None” , disco del ritorno dopo diversi problemi, che aveva consolidato i FFDP come una delle band più importanti del settore. In questo lasso di tempo non sono certo mancati i problemi, prima fra tutti l’abbandono dello storico batterista  Jeremy Spencer ( sostituito da Charlie Engen ) e i problemi “soliti” se mi passate il termine del cantante Ivan Moody, che hanno portato alla sua sostituzione in diversi frangenti live e non ultimo i problemi di salute del chitarrista Jason Hook, anche lui costretto ad abbandonare il tour per diverse date.

Ma nonostante tutto questo, il già citato tour è stato un successo, sold out a ripetizione ( compresa la data di Milano con i Megadeth di spalla….) e un consenso sempre crescente. “F8″riprende il discorso esattamente da dove i nostri l’avevano lasciato un paio d’anni fa, e contiene tutti i tratti distintivi del sound che ormai possiamo definire consolidato. Percui spazio ai pezzi melodici in cui la vena malinconica di Moody la fa da padrona come il singolo “Inside Out ” o la ballata “Darnkess Settle In”, alternati a vere bordate come “Full Circle” e “Bottom of the Top”, quest’ultima molto vicina agli Slipknot come approccio. Ma a mio parere i FFDP il meglio lo danno in brani come “A Little Bit Off” e “Brighter Side of Grey”, in cui Moody può alternare le due cose e in cui le porzioni acustiche rendono il tutto davvero riuscito. Se comunque preferite le cose più pesanti niente paura, autentiche randellate come “This is War” e “Scar Tissue” fanno al caso vostro. Da rimarcare ancora una volta l’ottimo lavoro in fase di produzione di Kevin Churko, che di fatto ha contribuito non poco a creare il sound del quintetto americano, al punto da poterlo considerare quasi il sesto componente della band. Giudizio assolutamente positivo da parte mia, i FFDP sono ad oggi una delle band guida di un movimento che potrà anche non piacere ai “duri e puri”, ma che vanta diverse band di valore che hanno di fatto creato un suono personale e distintivo.

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